Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Lautaro Martinez Federico Dimarco Inter Cremnese 04102025Getty Images

Dimarco is back: goal e continuità, Inter e Italia sorridono

Pubblicità

Un goal, un tiro da cui è scaturita la rete - annullata - di Akanji, un assist, sgroppate a non finire.

Federico Dimarco is back, è proprio il caso di dirlo. Sinistro e gamba dei tempi migliori sono tornati a rappresentare un'opzione letale a disposizione dell'Inter, che col poker alla Cremonese ha lanciato il guanto di sfida alle battistrada.

I nerazzurri ingranano, Dimash pure: dal finale della scorsa stagione ad oggi è cambiato tutto, in meglio naturalmente. E a sorridere non è solo Cristian Chivu bensì anche Gennaro Gattuso, pronto ad affidarsi alla freccia mancina contro Estonia e Israele.

  • DIMARCO ON FIRE CONTRO LA CREMONESE

    Nel 4-1 rifilato da Lautaro e soci ai grigiorossi è ben impressa la griffe di Dimarco, assoluto protagonista insieme a Barella e ad uno scatenato Bonny nel sabato pomeriggio di San Siro: l'esterno ha confermato la crescita fisica e il ritorno ad una brillantezza mentale già mostrate in questo avvio di 2025/2026, prendendosi gli applausi a scena aperta del Meazza con addosso i panni del trascinatore ritrovato.

  • Pubblicità
  • IN CAMPO PER 90'

    Rete e passaggio decisivo a parte, a contribuire alla 'rinascita' del miglior Dimarco è la continuità d'impiego che Chivu sta garantendo al laterale interista: tra Slavia Praga e Cremonese è rimasto in campo per tutti i 90 minuti, una scelta che consente di riallacciarsi a quanto affermato in conferenza alla vigilia dell'impegno di Champions andato in scena martedì:

    "Se il cambio allenatore mi ha dato qualcosa in più? La partita la alleni solo giocando, più lo fai e più migliori di condizione. Ciò che ho detto in questi anni è che uscendo al 60' matematicamente era difficile crescere dal punto di vista della condizione. Quest'anno sta andando meglio perché gioco più minuti".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • LA PRECISAZIONE SU INZAGHI

    In molti hanno pensato ad una frecciata rivolta a Simone Inzaghi, invece nel post-partita di sabato Dimarco ha chiarito:

    "Non capitava da tanto di giocare un'altra gara intera? Da tanto (ride, ndr)... - le sue parole a DAZN - Avevo risposto semplicemente a una domanda, non posso dire nulla sui quattro anni di Inzaghi. Mi sono sempre trovato benissimo, ne ho sempre parlato benissimo".

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • "HO SOFFERTO"

    "In questo periodo ho sofferto un po' - ha aggiunto in conferenza - anche lavorando non riuscivo ad uscire dal momento di difficoltà. Penso che mister e compagni mi stiano aiutando a uscire poi più fai prestazioni di alto livello più è facile uscirne".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • DUE GOAL, TRE ASSIST E... CHIUSURE

    Le statistiche vedono Dimarco a quota 2 goal e 3 assist stagionali in 12 presenze (816' spesi sul prato verde), sintomo che le doti offensive stanno rappresentando nuovamente un'arma in più cruciale per gli schemi nerazzurri.

    Ma non solo, perché 8 giorni fa a Cagliari il mancino si è fatto apprezzare anche in fase di copertura: "A parte il passaggio a Pio Esposito - aveva evidenziato Chivu prima dello Slavia - esalterei la chiusura difensiva (su Borrelli pronto a calciare in porta, ndr)".

    Tradotto? Il Dimash totale è tornato.

  • SEGNALI ANCHE IN CHIAVE ITALIA

    L'Inter si riporta al vertice, Dimarco lancia segnali a Chivu e in chiave azzurra: i prossimi step prevedono Estonia e Israele, appuntamenti da non fallire se vogliamo alimentare le chances Mondiali. E Gattuso, 11 e 14 ottobre, sull'out mancino potrà contare su un calciatore in grado di fare la differenza.

    Ringhio nelle prime uscite al timone della Nazionale lo ha piazzato - come è giusto che sia - al centro del progetto, impiegandolo rispettivamente un'ora e 80 minuti: proprio da lì è iniziata la scalata di Dimash che lo ha reso la sua versione migliore, riergendosi a pilastro nerazzurro e certezza dell'Italia.

  • Pubblicità
    Pubblicità
0