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Di Nunno LeccoYou Tube

L'appello shock di Di Nunno al Lecco: "Spero mettano il telefono sotto controllo a tutti i miei calciatori"

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La situazione in casa Lecco non è certo delle migliori, anzi: parlare di "caos" non è del tutto fuori posto, soprattutto dopo la partita contro il Palermo. E dopo le dichiarazioni di Paolo Leonardo Di Nunno.

Il patron della formazione lombarda è intervenuto ai microfoni di Ilovepalermocalcio al termine della sfida contro i rosanero, non usando mezze misure.

Forse pure esagerando nei termini: tant'è che, dopo le sue affermazioni, è intervenuta anche l'AIC con i giocatori del Lecco che hanno risposto ad accuse pesanti come quelle di "movimenti strani", con particolare riferimento alle combine.

  • COSA HA DETTO DI NUNNO?

    Riepiloghiamo: la sfida tra Lecco e Palermo è terminata 0-1 con rete di Ionut Nedelcearu poco dopo la mezz'ora del primo tempo.

    Ad "Ilovepalermocalcio" Di Nunno non si è certo contenuto.

    "Del risultato mi interessa poco perché ormai siamo condannati a retrocedere. Piuttosto mi preoccupa altro. Ancora oggi nel calcio si vendono e si truccano le partite, ho paura di movimenti strani da parte dei nostri tesserati. Spero che mettano il telefono sotto controllo a tutti".

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  • LA SITUAZIONE DEL LECCO IN SERIE B

    Non è stato un primo campionato positivo, finora, in Serie B per il Lecco: la formazione lombarda ha cambiato diverse volte allenatore (Luciano Foschi, poi Emiliano Bonazzoli e adesso Alfredo Aglietti) ed è ultima in classifica a 21 punti, a -9 dalla zona Playout, ovvero dall'ultimo posto occupato dallo Spezia.

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  • LA RISPOSTA DEI GIOCATORI A DI NUNNO

    Attraverso l'AIC, i giocatori del Lecco hanno diramato una nota ufficiale in replica a quanto espresso dal loro presidente.

    "I Calciatori e i Tecnici tesserati per la società Calcio Lecco 1912 Srl esprimono il proprio sconcerto per le dichiarazioni rilasciate dal Presidente Paolo Leonardo Di Nunno dopo la partita disputata nella giornata di ieri. Le sue affermazioni, riguardanti un presunto coinvolgimento dei tesserati in condotte illecite, sono semplicemente diffamatorie. Nessuno deve o dovrà mai mettere in dubbio il nostro impegno sul campo, la nostra lealtà e la nostra trasparenza. Respingiamo dunque fermamente le illazioni del Presidente, lesive della nostra reputazione, parole che gettano discredito sul lavoro svolto da ogni singolo membro della squadra e sull’immagine del nostro club nel suo complesso. Il nostro gruppo è unito e determinato per continuare, con il massimo impegno, a inseguire una salvezza che a molti sembra impossibile e per difendere l'onore della nostra squadra, della nostra città e dei nostri tifosi, certi di poter sempre onorare sul campo la maglia che indossiamo fino all’ultimo minuto”.

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