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Desire Doué, il volto del nuovo progetto del PSG: saprà guidare la sua squadra al trionfo in Champions League?

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Desire Doué ha vinto la Ligue 1 alla sua prima stagione al Paris Saint-Germain. Il calcio francese è un terreno fertile per i migliori talenti, ed il gioiello cresciuto nel Rennes ne è la prova.

PSG, da quando è finito nelle mani dei proprietari del Qatar, ha ucciso ogni parvenza di competizione in Francia, e la cosa è dimostrata dagli 11 degli ultimi 13 campionati vinti, quattro dei quali consecutivamente nelle ultime stagioni. Tuttavia, se l'ultimo trionfo del PSG era dolorosamente prevedibile, lo era meno il fatto che Doué potesse giocare un ruolo così importante.

Certo, quando è approdato a Parigi l'estate scorsa, già si parlava di lui come di un giocatore dal potenziale enorme, ma si pensava che gli sarebbe servito un po' di tempo per ambientarsi in un contesto tutto nuovo, soprattutto alla luce del fatto che al PSG la concorrenza sia fortissima.

Allora, chi è la potenziale superstar del PSG? E quanto tempo ci vorrà prima che inizi a mettere pressione ad alcuni dei suoi colleghi più anziani per un posto da titolare? GOAL rivela tutto qui sotto...

  • DOVE TUTTO E' INIZIATO

    Il Rennes di solito non recluta giocatori di età inferiore ai nove anni, ma ha fatto un'eccezione per Doué, che ha accolto quando aveva solo cinque anni. Il suo potenziale era evidente e, avendo già ingaggiato suo fratello maggiore Guela, si è trovato un accordo senza precedenti anche per i due.

    Non sorprende quindi che abbia fatto rapidi progressi nel settore giovanile, prima di debuttare in prima squadra a 17 anni il 7 agosto 2022.

    Alla fine di quello stesso mese, in una vittoria in casa contro il Brest, è diventato il primo giocatore nato nel 2005 a segnare in uno dei "Big Five" campionati europei. Poi, poco più di cinque settimane dopo, ha fatto suo un altro record, diventando il più giovane marcatore francese in una competizione europea per club.

    "Legge molto bene il gioco - disse all'epoca l'ex allenatore del Rennes Bruno Genesio - Tecnicamente , sia con il piede destro che con il sinistro, è completo, con un buon controllo su entrambi.

    Fuori dal campo è un sogno: tranquillo, calmo, con una vena di leadership, ma chiede comunque consigli. È spensierato e coscienzioso nel suo lavoro. È già un professionista nella sua testa".

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  • LA SVOLTA

    Il Rennes ha offerto a Doué un nuovo contratto poco dopo le sue imprese da record e, nel 2023, ma non c'è mai stata realmente la possibilità che la sua avventura all'interno del club potesse prolungarsi più di tanto.

    Alla fine della scorsa stagione, i top club europei avevano già fiutato l'affare. Doué aveva infatti attirato l'attenzione di tutti i migliori osservatori del calcio con le sue sensazionali capacità di dribbling.

    Manchester United, Arsenal e Tottenham erano tutti interessati al giocatore, ma il prezzo del suo cartellino era troppo elevato, mentre il Barcellona ha dato la priorità alla ricerca dell'eroe di Euro 2024 Nico Williams, lasciando così i soli Bayern Monaco e PSG a contendersi la sua firma.

    Secondo quanto trapelato, entrambe le parti interessate hanno presentato offerte da 50 milioni di euro, lasciando a Doué una grande decisione da prendere. Per quanto lo riguardava, però, era una cosa ovvia, poiché considerava il suo trasferimento a Parigi come "un sogno che si avvera", anche perché avrebbe ritrovato Warren Zaire-Emery, con il quale aveva vinto un Campionato Europeo nel 2022 con la Francia Under 17.

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  • COME STA ANDANDO LA STAGIONE

    Luis Enrique non ha mai avuto dubbi sulla capacità di Doué di integrarsi nello spogliatoio del PSG. "Non c'è barriera linguistica. È francese, conosce la cultura".

    Tuttavia, anche se l'allenatore non lo ha detto pubblicamente, almeno non inizialmente, era preoccupato del fatto che il giovane talento potesse avere difficoltà a causa dell'attenzione maggiore che si ha nei confronti di un giocatore francese sotto i riflettori parigini. Di conseguenza, ha gestito con attenzione i suoi minuti e si è assicurato di proteggerlo il più possibile dalle critiche che ha ricevuto durante un primo difficile semestre.

    A quel punto, c'erano alcune preoccupazioni sul fatto che Doué avrebbe trovato abbastanza spazio per esprimersi al Parc des Princes, in particolare dopo l'arrivo a gennaio di Khvicha Kvaratskhelia dal Napoli. Il PSG era già ben fornito di attaccanti esterni, quindi l'arrivo del georgiano sembrava destinato a rendere la sua vita ancora più difficile.

    Tuttavia, dopo aver finalmente trovato la via del goal poco prima di Natale, il diciannovenne si è imposto come la rivelazione di inizio dell'anno. Un giocatore che prima di allora aveva faticato a segnare anche a Rennes ha portato il PSG in finale di Coppa di Francia trovando la via della rete in ciascuno degli ultimi quattro turni, ma ha anche segnato quattro volte nelle ultime cinque partite di Ligue 1.

    Non sorprende che Luis Enrique stia dando poca importanza agli elogi che Doué sta ricevendo, dato che lui stesso è stato oggetto di critiche in passato.

    "Ricordo che lo criticavate. Oggi solo elogi, ma un giorno torneranno le critiche perché essere al top significa anche questo.

    "Ha avuto bisogno di mesi per adattarsi. Avere successo al PSG da francese è più difficile. Ma ora sta raccogliendo i frutti del suo duro lavoro. C'è ancora molto da fare, ma è nel posto giusto e nel club giusto per crescere e giocare partite importanti".

  • MAGIA IN CHAMPIONS

    Désiré Doué non incanta però solo nei confini nazionali: il talento francese ha strappato gli applausi del mondo intero anche in Champions League, dopo la magia dell’1-1 contro l’Aston Villa, gara poi vinta 2-1 dai francesi. Un tiro a giro bellissimo dal limite dell’area che si è insaccato all’incrocio. Per il classe 2005 si tratta del terzo goal nella competizione, dove ha fornito anche tre assist vincenti.

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  • I PUNTI DI FORZA

    Sebbene sia principalmente un'ala, è in grado di ricoprire diversi ruoli offensivi, caratteristica questa che ha reso Luis Enrique particolarmente felice di poterlo avere al PSG.

    "Desire è un giocatore versatile, che può giocare al centro e sulle ali. Può anche giocare in un ruolo leggermente più profondo e difensivo. È molto completo".

    L'obiettivo, tuttavia, è sempre quello di mettere Doué in condizione di fare più danni possibili grazie alle sue straordinarie capacità di dribbling, che hanno davvero catturato l'attenzione del pubblico inglese durante la sua impressionante apparizione nella vittoria degli ottavi di Champions League del mese scorso contro il Liverpool ad Anfield.

    Sebbene non sia un certo minuto (1,80 m), Doué è dotato di un ottimo equilibrio che si associa di solito a persone più piccole, oltre a piedi agili, una velocità esplosiva e una serie incredibile di finte e dribbling.

    Quindi, per quanto sia sorprendente dirlo, è senza dubbio l'attaccante più pericoloso del PSG con la palla ai piedi, come sottolinea il fatto che ha completato più dribbling (79) in tutte le competizioni di questa stagione rispetto a Dembele, Bradley Barcola (entrambi 68) e Kvaratskhelia (52 in totale, per Napoli e PSG) nonostante abbia giocato molte meno partite da titolare.

  • IN COSA DEVE MIGLIORARE

    Prima del suo arrivo a Parigi, e per alcuni mesi dopo, sono stati in molti a chiedersi de Doué potesse avere anche il goal nelle sue corde.

    Si può dire che negli ultimi quattro mesi abbia fornito una risposta decisa, accompagnata anche da un punto esclamativo.

    Tuttavia, sa che deve migliorare il suo processo decisionale.

    "Ci sono diverse zone sul campo: zone in cui puoi costruire, altre in cui devi dare via la palla velocemente e altre in cui hai più libertà. Cerco sempre di mantenere la mia personalità. Sono un giocatore giovane, quindi ho ancora bisogno di migliorare in molte cose. Ma l'allenatore e lo staff mi danno molti consigli. Quindi cerco sempre di mettermi alla prova mantenendo il mio stile."

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  • E ADESSO?

    Cosa curiosa, soprattutto per un giocatore che è stato acquistato dal PSG solo l'estate scorsa a fronte di un esborso significativo, si parla sempre più spesso di un possibile trasferimento di Doué. Il giocatore stesso non ha alcuna fretta di lasciare Parigi. Dopotutto è appena arrivato e sta chiaramente amando la vita sotto la guida di Luis Enrique in un club che ha tratto enormi benefici dall'abbandonare un progetto basato solo sulle superstar per investire in giovani giocatori promettenti.

    Quindi, nonostante i rumors, sembra già che potrebbe diventare uno dei volti della nuova era al Parc des Princes.

    Tuttavia, come Luis Enrique ha tenuto a sottolineare, in questa particolare fase della sua carriera, Doué dovrebbe concentrarsi esclusivamente sul dimostrare di poter dare il meglio di sé a livello più alto.

    "C'è ancora molto da fare, ma è nel posto giusto e nel club giusto per crescere e giocare partite importanti. Il livello della Champions League, come dico ai giocatori, è come una partita di Nazionale: ti confronti con i migliori giocatori e allenatori".

    E che sia dall'inizio o dalla panchina, come ad Anfield qualche settimana fa, Doué dovrebbe avere un'altra occasione per impressionare contro l'Aston Villa mercoledì sera. In effetti, a questo punto, non sarebbe affatto sorprendente se avesse anche molto da dire nella sfida di Champions League.

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