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Kvara NapoliGetty

Striscioni, fischi, e contestazione: dallo Scudetto al 10° posto, Napoli fuori dall'Europa dopo 14 anni

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Meno di un anno fa la grande festa per il terzo storico Scudetto. Oggi i fischi e la contestazione.

Non è colpa delle emissioni di CO2, ma il clima a Napoli è decisamente cambiato nell'arco di appena dodici mesi.

La squadra del presidente Aurelio De Laurentiis ha chiuso al decimo posto in classifica, fuori da ogni piazzamento europeo, senza trofei e con una serie di umiliazioni raccolte nel corso della stagione.

Un downgrade così repentino non si era mai visto in Italia, mai una squadra campione in carica era scesa così tanto in classifica l'anno successivo.

Una mutazione naturalmente non gradita dai tifosi del Napoli, che alla fine della gara contro il Lecce hanno manifestato tutta la loro insoddisfazione.

  • "SOLO LA MAGLIA"

    La contestazione è iniziata nel corso della partita conclusiva del campionato 2023/2024 per il Napoli, che in caso di vittoria avrebbe potuto centrare almeno la qualificazione in Conference League.

    Il primo striscione di dissenso verso società, allenatore e calciatori è arrivato dalla Curva A.

    "Di questa stagione fallimentare l'unica a salvarsi è la maglia. Vada altrove chi per lei non ha dato battaglia!".

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  • LA RISPOSTA DELLA CURVA B

    La Curva B del Maradona, cuore pulsante del tifo organizzato azzurro, ha invece scelto di esibire alcuni piccoli stendardi raffiguranti le peggiori sconfitte dell'anno.

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  • FISCHI A DI LORENZO

    Tra i calciatori più beccati dal pubblico azzurro c'è il capitano Giovanni Di Lorenzo, che ha annunciato di voler lasciare Napoli a fine stagione.

    Sostituito al minuto 85, il capitano azzurro è stato subissato di fischi dagli spalti, quasi a certificare il divorzio che avverrà in estate.

  • CONTRO DE LAURENTIIS

    La Curva A ha cercato di far recare i calciatori sotto al settore, richiesta totalmente ignorata dagli uomini in campo. Dopo di che sono stati sollevati anche dei cori contro il patron Aurelio De Laurentiis.

    Ma anche il possibile futuro allenatore, Antonio Conte, non sembra essere stato accolto bene dallo stadio, che ha intonato cori contro la Juventus.

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