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Domenico Berardi Inter SassuoloGetty

Date una big a Mimmo Berardi: l'ennesima dimostrazione che la merita

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Rieccoci, ci risiamo. Siamo qui a commentare l'ennesima serata da fenomeno di Domenico Berardi. E non è nemmeno passato troppo tempo dall'ultima volta.

In realtà sono passati appena quattro giorni dalla prestazione reale contro la Juventus. Proprio la Juventus, la squadra che tanto l'aveva inseguito e che in estate lo aveva portato a una presa di posizione senza precedenti da parte di Mimmo nei confronti del Sassuolo.

Alla fine, però. è rimasto. E lo ha fatto con tutta la professionalità di questo mondo. Come se nulla fosse successo. È rimasto ed ha continuato a fare ciò che faceva prima. Ad essere ciò che è sempre stato per il Sassuolo. Un trascinatore.

  • SAN SIRO, IL SUO PALCOSCENICO

    Sapete quanti goal ha segnato Berardi a San Siro nella sua carriera? Sette. Quattro all'Inter e tre al Milan. Questo stadio non lo ha mai intimorito, anzi, lo ha sempre ispirato. Non è chiaramente la prima volta che è lui a prendersi la scena in mezzo a tanti campioni.

    Contro il Milan, si sa, ha sempre avuto un conto aperto. Ma anche l'Inter lo motiva non poco: basti pensare che è diventato attualmente il giocatore in attività ad avere segnato il maggior numero di reti contro i nerazzurri. Ben otto in 16 partite.

    Numeri che dimostrato quanto le grandi partite lo esaltino e lo spronino. Come a voler dimostrare che lui a certi livelli ci può stare eccome.

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  • Domenico Berardi Inter Sassuolo Serie AGetty

    IL MIGLIOR GIOCATORE ITALIANO?

    In questo momento, e non solo, è difficile rispondere no a questa domanda. Al netto del suo rapporto non proprio d'amore con la Nazionale (ancora viene ricordato più per il goal sbagliato con la Macedonia), è indubbio che il valore tecnico e assoluto di Berardi sia probabilmente al di sopra di tutti.

    La sua 'pecca', se così la vogliamo chiamare, sono ormai gli oltre 10 anni passati al Sassuolo. Nonostante gli oltre 100 goal segnati in Serie A, rimane la visione di una comfort zone mai voluta completamente abbandonare. Di una piazza con pressioni certamente minime o di una libertà di gioco pressocché totale. Ma i numeri rimangono. Anzi, si aggiornano ogni anno di più. E a 29 anni Berardi ha raggiunto l'apice della sua maturità calcistica.

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  • DATEGLI UNA BIG

    Mai come quest'estate, Berardi ha fatto capire che quella comfort zone la voleva finalmente abbandonare. Che il momento era arrivato, per lui e per la sua carriera, di mettersi alla prova con qualcosa di più grande. Di dimostrare ancora, lontano dal suo accogliente nido neroverde, lì dove sbagliare è sicuramente più facile che da altre parti.

    Berardi a Sassuolo è sempre stato cullato e coccolato. Ma il suo puntare i piedi questa volta non può essere ignorato. Berardi merita una big e la merita adesso. Ha dato tanto e tutto al Sassuolo, ma nonostante questo continua a dare. Vederlo in una grande strada è uno step, oltre che giusto, necessario per lui e per tutti quelli che ancora non riescono a vederlo oltre che il ragazzo d'oro di Sassuolo.

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  • TUTTO RIMANDATO A GENNAIO?

    Le voci si sono rincorse dopo il 4-2 sulla Juventus. Voci di rimpianti per non aver fatto quello che andava fatto in estate. Lato bianconero, la porta per lasciar entrare Domenico Berardi è ancora accostata. Resta da capire se a gennaio si potrà finalmente aprire.

    La Juventus, in questo momento, resta la big italiana più logicamente in corsa per Berardi. Essere una delle poche bandiere ancora rimanenti nel calcio è un concetto che romanticamente si può anche sposare, ma il desiderio razionale di vederlo in una big è forte. Sia per i detrattori, magari per vederlo fallire, sia per chi invece crede che anche con una maglia pesante addosso possa determinare. O perlomeno meriti l'occasione di provarci.

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