Dalbert, Howedes, André Silva: colpi in estate, flop a gennaio

Un grande Mondiale Under 20, la chiamata della Juventus e il prestito all'Atalanta. Orsolini si candidava ad essere la rivelazione del campionato sotto la guida di Gasperini, invece ha giocato appena 7 partite senza mai riuscire a lasciare il segno.

Dopo i tanti goal messi a segno in Eredivisie nella stagione precedente non è riuscito minimamente a ripetersi. In questo Benevento non era facile, ma lui ci ha messo del suo: appena 9 presenze e un solo goal, peraltro inutile.

A Terni aveva fatto impazzire tutti con le sue giocate e sembrava pronto per il salto in Serie A. Tuttavia, tra infortuni e concorrenza, ha accumulato appena 7 presenze con il Bologna sin qui.

Un'operazione stile Bruno Alves che non ha dato assolutamente gli stess frutti: l'olandese è apparso spesso fuori condizione e inadattato al calcio italiano.

Arriva al Chievo dal Bayern e si prende il numero 10, ma non vedrà mai il campo. Maran gli ha concesso appena 2 minuti in campionato, dimostrando di non tenerlo affatto in considerazione.

Preso per fare il titolare, effettivamente lo ha fatto nelle prime cinque giornate. Le prestazioni difensive del Crotone hanno però convinto Nicola a relegarlo in panchina e dopo di lui Zenga ha fatto lo stesso.

Doveva essere l'erede di Bernardeschi, come numero e caratteristiche, invece non è mai riuscito a trovare continuità di rendimento. Pioli lo ha relegato inevitabilmente in panchina, concedendogli solo qualche spezzone di gara.

Il Genoa ha voluto fortemente il suo ritorno ed ha sborsato 5 milioni per strapparlo al Boca, ma faceva meglio a lasciarlo in Argentina. Dopo appena 3 presenze in campionato è già con le valigie in mano.

Inseguito a lungo, è stato pagato 20 milioni più bonus per fare la panchina. Spalletti non lo ha mai considerato pronto e le rare volte che entra in campo sembra dare ragione al tecnico nerazzurro.

Tra infortuni e condizione fisica lontana dal top, il colpo low cost della Juventus per la difesa ha passato più tempo in palestra che in campo. In stagione ha giocato sin qui appena 68 minuti.

In Europa League qualche risposta l'ha data, ma in campionato può essere considerato il flop dei flop, specie per quanto è stato pagato in estate: 38 milioni di euro. Ripagati con zero goal in Serie A.

Nonostante un ottimo precampionato, Sarri non lo ha mai considerato un'alternativa valida al tridente dei titolarissimi, definendolo "troppo acerbo". Appena 87 i minuti giocati in campionato.

Al PSV era una certezza, ma in giallorosso non ha mai convinto. Arrivato per giocarsi un posto da titolare con Fazio, non vede ormai il campo da ottobre.

Pagato quasi 15 milioni dalla Roma, il 'Dybala turco' aveva fatto vedere grandi cose nel pre-campionato, realizzando anche una rete contro il Tottenham. Tuttavia si è dimostrato ancora acerbo per la Serie A e non è mai riuscito ad incidere le volte che Di Francesco gli ha concesso un'occasione.

Ha seguito Di Francesco alla Roma, ma i tempi di Sassuolo sono lontanissimi per lui. Gli infortuni non lo hanno aiutato e ad oggi il bilancio è di appena 7 presenze e 0 goal.

E' subito partito alla grande, con goal alla prima giornata, ma le cose sono rapidamente precipitate. Tra problemi fisici e mal di pancia, è finito per perdere il posto e la fiducia da parte dei tifosi.

Numero 9, erede di Zapata... nulla di tutto ciò: pagato quasi 6 milioni, il bosniaco si è visto in campo appena 75 minuti. La sua avventura all'Udinese appare già al capolinea.

La stellina sudcoreana scuola Barcellona era un nome che stuzzicava le fantasie quest'estate. Ma nel concreto non ha mai conbinato nulla di interessante nelle 7 apparizioni con il Verona.