In 14 anni cose e persone cambiano, in un senso o nell'altro. La vita scorre, gli eventi prendono il sopravvento, gioie e dolori si mescolano entusiasmandoti e/o buttandoti giù. Succede nel quotidiano, accade nel lavoro, si verifica nel calcio.
Lo sa bene Aurelio De Laurentiis, pronto a godersi il suo Napoli - nel ricordo della prima in Champions League della propria era - nuovamente nella tana del Manchester City: occhi diversi, consapevolezze rivoluzionate e ribaltate da denaro investito, idee lungimiranti e successi ottenuti tra passaggi a vuoto e ostacoli complicati da superare. Gioie e dolori, appunto.
L'Etihad - bypassando il precedente del 2017/2018 con Maurizio Sarri, conclusosi 2-1 per i britannici - riaccoglie gli azzurri dopo avergli steso il red carpet nel 2011, pronto stavolta a trasformarsi nel teatro di un incrocio con ben altri contenuti.
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