Quando l'Arsenal ha vinto la Champions League femminile per la prima volta nel 2007, la competizione si chiamava ancora UEFA Women's Cup, e scese in campo da squadra chiaramente sfavorita. In quella partita dovette infatti affrontare l'Umea, all'epoca definita dall'ex Gunner Karen Carney “Galacticos del calcio femminile", guidata da Marta, ovvero la più grande calciatrice di ogni tempo. Tutto questo senza la sua stella di prima grandezza, ovvero Kelly Smith, che era squalificata. Sabato, l’Arsenal è tornato sul tetto d’Europa dopo 18 anni e lo ha fatto di nuovo da sfavorito.
Ovviamente da allora molte cose sono cambiate. Nel 2007, quella londinese era una squadra dominante in patria e il trionfo europeo rappresentò il quarto in quella indimenticabile ed irripetibile stagione. Quindi, sebbene non fossero le Gunners non fossero le favorite per la vittoria in finale contro l'Umea, quell’impresa non destò poi molta sorpresa.
Lo scenario di sabato è stato totalmente diverso. L'Arsenal non vinceva la Super League femminile da sei anni, e gli unici trofei conquistati da allora sono stati due Coppe di Lega, eppure è riuscito a una finale europea. I favori del pronostico erano dunque ovviamente tutti per il Barcellona che aveva vinto le ultime due Champions League e raggiunto la finale in sei delle ultime sette edizioni del torneo.
Cosa significa per l'Arsenal questo incredibile successo? Le Gunners continuano a vivere all'ombra del Chelsea in Inghilterra, visto che le Blues che hanno completato un ’treble’ in questa stagione e non hanno perso una sola partita in WSL. Ma questo trionfo potrebbe fungere da trampolino di lancio per arrivare a sfidare concretamente le rivali.
E cosa significa questa sconfitta per il Barcellona? Si è trattato solo di un passo falso? Dopotutto, le Blaugrana potrebbero ancora assicurarsi il triplete in Spagna, visto che in stagione hanno già messo due trofei in bacheca. O il club dovrebbe preoccuparsi a causa alcune delle prestazioni deludenti fornite nella prima stagione di Pere Romeu alla guida della squadra?
GOAL analizza vincitrici e vinte della finale di Champions League femminile…


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