Da Svilar a Retegui: la Top 11 dell'8ª giornata di Serie A

Se la Roma esce dalla sfida contro l'Inter con una sconfitta di misura gran parte del merito è suo. Nel secondo tempo compie almeno tre interventi decisivi. Non può nulla invece sul tiro di Lautaro, anche a causa di una sfortunata deviazione di Dybala. La crescita continua.

Il terzino brasiliano è una freccia che buca a fette la difesa del Lecce. Spinge tanto e ha il merito di provocare l'espulsione di Gallo, che di fatto chiude la partita al 'Via del Mare'.

L'ex difensore dell'Atalanta entra al momento giusto. Il primo pallone toccato dall'argentino è infatti quello che vale il momentaneo 2-2 contro il Torino, prima dello sfortunato autogol di Coco che regala la vittoria al Cagliari.

Il Napoli soffre tantissimo ad Empoli ma torna a casa con tre punti anche, se non soprattutto, grazie all'ennesima prestazione super dell'ex Torino. Il difensore fortemente voluto da Conte è un muro invalicabile per gli attaccanti toscani.

Torna a giocare titolare dopo quasi due mesi soprattutto a causa dell'emergenza infortuni e risponde alla grande. Attento in fase difensiva, sempre propositivo e coraggioso in quella offensiva. Un'ottima prova che viene coronata dal cross, deviato sfortunatamente da Gila nella sua porta, che vale i tre punti alla Juventus.

Scaricato forse troppo frettolosamente dalla Lazio, è già diventato un punto fermo per Palladino. A Lecce arrivano anche i primi goal con la maglia della Fiorentina. Ha il merito di sbloccare il risultato, prima dell'intervallo firma lo 0-3 con una specialità della casa: il calcio di punizione.

Il croato è da sempre uno degli uomini più pericolosi nelle aree avversarie. Una sentenza che si ripete anche contro il Venezia, quando sblocca subito il risultato. Poi fa tanta legna in mezzo al campo. Un lavoro oscuro ma preziosissimo.

Qualcuno a Firenze cominciava a chiedersi che fine avesse fatto il talentuoso giocatore ammirato nel Monza. La prima risposta è arrivata a Lecce, dove firma una doppietta d'autore. Splendido in particolare il secondo goal con un sinistro al volo che si insacca sotto l'incrocio.

A ventisei anni sembra definitivamente esploso, contro il Verona firma una splendida doppietta e trascina il Monza alla prima vittoria in campionato. La rete che sblocca la gara poi è un autentico gioiello. E sono già quattro in sole sei presenze.

Quando il Genoa è sul punto di affondare ecco spuntare l'ex attaccante del Sassuolo. A volerlo d'altronde è stato Alberto Gilardino, uno che di attaccanti se ne intende. Il secondo goal, che vale il definitivo 2-2, è una prodezza degna di un grande bomber.

Thuram? Vlahovic? Lukaku? Morata? Dovbyk? Tutti dietro l'italo-argentino, scovato da Roberto Mancini e portato in Italia dal Genoa. Oggi a goderselo è Gasperini, che grazie ai goal dell'attuale capocannoniere del campionato non sta sentendo la mancanza di un certo Scamacca. Il goal realizzato a Venezia evidenzia una crescita esponenziale anche a livello tecnico.