Scudetto, permanenza di Antonio Conte, Kevin De Bruyne - a meno di intoppi temuti in seguito alle parole del padre - in arrivo.
Napoli e il Napoli si godono un momento praticamente perfetto, tra i più alti della storia di un club che ora punta definitivamente a raggiungere il top guidato da gestione e risorse di Aurelio De Laurentiis e dalle dritte di colui che siede in panchina e che in panchina ha deciso di restare anche (almeno) l'anno prossimo.
A breve però servirà porre fine ai festeggiamenti e focalizzarsi a pieno regime su ciò che sarà, ovvero un 2025/2026 chiamato a confermare ambizioni e competitività degli azzurri sia in Italia che in Europa.
Il ritorno in Champions dopo una stagione trascorsa fuori dalle Coppe, rappresenta un banco di prova cruciale per misurare la bontà del lavoro avviato circa 12 mesi fa con l'approdo sotto al Vesuvio dell'allenatore salentino, rimasto poiché rassicurato dal patron circa investimenti e voglia di alzare l'asticella.
Step, livello da migliorare: i dogmi Contiani sono stati incamerati a meraviglia dalla società, che ha promesso all'uomo del rilancio un progetto proiettato ulteriormente verso l'alto attraverso mosse e strategie di chi vuole consolidarsi al vertice e dire la sua fuori dai nostri confini.
Lo dimostra la scelta di Conte, lo dimostra un colpo da fantascienza come KDB: bandiera del City a parte, ad ogni modo, la finestra di mercato pronta ad aprirsi dovrà portare in dote ulteriori volti nuovi e profili con cui - a dispetto del campionato messo in bacheca - azzerare le lacune d'organico palesate.
Cosa serve al Napoli in estate? Quali sono i ruoli in cui dover migliorare? Scenari e ipotesi a ridosso della sessione alle porte.







