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Antonio Conte NapoliGetty Images

Cosa può portarsi a casa di positivo il Napoli dopo il ko all'Etihad contro il Manchester City: squadra unita e compatta, segnali incoraggianti per il futuro

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Il campo ha parlato, decretando un netto 2-0 in favore del Manchester City, un risultato che avrebbe potuto assumere proporzioni ben più severe.

Il Napoli, però, lascia l’Etihad a testa alta, consapevole di aver dato tutto nonostante l’inferiorità numerica durata oltre 70 minuti di gioco.

Se è vero che, dopo la prima giornata, la classifica recita zero punti, è altrettanto vero che non mancano i segnali positivi da cui ripartire: indizi che testimoniano come la formazione guidata da Antonio Conte sia pronta a far sentire la propria voce anche in Europa.

  • Manchester City v SSC Napoli - UEFA Champions League 2025/26 League Phase MD1Getty Images Sport

    UN AVVIO CONVINCENTE

    L’approccio del Napoli all’Etihad è stato quello di una grande squadra.

    La formazione di Conte si è presentata con la sua identità abituale, senza snaturarsi, e anzi scegliendo di alzare il baricentro e pressare uomo su uomo.

    Una scelta che non si è rivelata del tutto vincente: l’espulsione di Di Lorenzo, infatti, è arrivata da una lettura sbagliata in copertura che lo ha costretto a fermare fallosamente Haaland da ultimo uomo, per evitare l’uno contro uno con Milinkovic-Savic. Nonostante ciò, l’atteggiamento resta quello giusto, quello di una squadra pronta ad affrontare l’Europa a viso aperto.

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  • Vanja Milinkovic-Savic NapoliGetty Images

    L'IMPORTANZA DI NON SUBIRE UNA GOLEADA

    Non appena l’arbitro Zwayer ha mostrato il cartellino rosso a Di Lorenzo, si è accesa una spia d’allarme.

    Il rischio era quello di subire una pesante imbarcata, tornando da Manchester con un passivo difficile da digerire e potenzialmente dannoso per il prosieguo della stagione.

    Invece il Napoli ha dimostrato di saper soffrire: abbassando i ritmi, chiudendo gli spazi e gestendo l’inferiorità numerica, è riuscito a limitare i danni e a non compromettere il futuro europeo neppure dal punto di vista della differenza reti.

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  • GRINTA E COMPATTEZZA: LA SQUADRA SEGUE I DETTAMI DI CONTE

    L’emblema della partita del Napoli a Manchester si racchiude nell’esultanza di Matteo Politano che, dopo aver ereditato la fascia da Di Lorenzo, sul finire del primo tempo ha salvato un goal sulla linea, festeggiando come se avesse appena segnato all’ultimo minuto.

    La formazione di Conte ha saputo abbassare il baricentro, riempiendo l’area e togliendo spazi agli avversari. Il Manchester City, però, è riuscito comunque a trovare la via del goal grazie alla sua straordinaria qualità tecnica.

    Eppure, guardando indietro anche solo a un anno fa, sarebbe stato difficile immaginare una squadra capace di reagire in questo modo: senza paura, compatta per tutto l’arco del match, nonostante le difficoltà. Conte è entrato nella testa e nel cuore dei suoi giocatori, trasmettendo loro con forza il proprio credo calcistico.

  • De Bruyne Manchester City NapoliGetty Images

    LA SOSTITUZIONE DI DE BRUYNE: LA RISPOSTA DI UN CAMPIONE

    L’episodio avvenuto intorno al quarto d’ora ha stravolto la partita, costringendo Conte a una scelta difficilissima.

    La necessità di inserire un difensore ha infatti obbligato il tecnico azzurro a sacrificare uno dei giocatori offensivi: il tanto atteso ex di giornata, Kevin De Bruyne.

    L’ex City ha reagito da vero campione: nessuna smorfia, solo strette di mano a staff e compagni prima di accomodarsi in panchina, da dove ha seguito tutta la gara, restando vicino alla squadra e incitandola fino alla fine.

    Un segnale prezioso e incoraggiante, che trasmette morale a tutto l’ambiente e che deve fungere da punto di riferimento: prima viene la squadra, poi i singoli. E questo, “King Kev”, lo sa bene.

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