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Luciano Spalletti AtrejuYou Tube

Cosa ha detto Spalletti ad Atreju: "Ad alcuni calciatori piace più il Fantacalcio che il calcio"

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Manca ancora qualche mese agli Europei che vedranno protagonista la Nazionale italiana di Luciano Spalletti, ma la formazione Azzurra, almeno spiritualmente, è pronta a difendere il titolo di campione in carica.

Questo è il messaggio lanciato dal commissario tecnico che, intervenuto ad Atreju, ha affrontato diversi temi, non solo calcistici.

Si è discusso di senso di appartenenza alla maglia Azzurra, sì, ma anche alla Nazione, affrontando anche il delicato tema della violenza sulle donne.

  • SPALLETTI AD ATREJU SUL SENSO DI APPARTENENZA

    Spalletti ha parlato di cosa significhi, per lui, il senso di appartenenza per la maglia Azzurra.

    "Bisogna appartenere a qualcosa, bisogna sentirsi parte di un popolo o di una Nazione. la cosa fondamentale è dare un senso alla propria vita, altrimenti la vita non ha senso: ci si impegna per dar senso alla propria vita. Quello dell'impegno deve essere un motivo costante e continuo nello sport e nella famiglia. Facciamo parte di una Nazione, dobbiamo evidenziare dei valori, far vedere che teniamo per questa maglia, dove siamo e per chi lo facciamo. La maglia Azzurra è un dono, dobbiamo saperla indossare bene e dobbiamo avere le qualità giuste. Questo periodo è stato per me qualcosa di nuovo perché ci sono state delle cose che ho conosciuto da dentro e che non sapevo vedendole da fuori che mi sono piaciute e mi appassionano".

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  • SPALLETTI AD ATREJU: "AI CALCIATORI PIACE PIÙ IL FANTACALCIO"

    Curioso rimando, poi, alla situazione attuale dei calciatori, più legati al "virtuale", secondo Luciano Spalletti.

    "Mi permetto di chiamarli ragazzi, anche se sono dei campioni, ma hanno bisogno di sentire qualcuno che gli dice delle cose, preparandoli a qualcosa che ancora non riconoscono. C'è questa insidia del mondo virtuale, preferito al mondo pratico, corporeo, di 'tocchi', di abbracci veri. Ad alcuni alcuni calciatori piace di più il fantacalcio che il calcio, quindi bisogna rendergli chiare le differenze".

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  • SPALLETTI AD ATREJU SUGLI EUROPEI

    Spalletti ha anche rilanciato le ambizioni legate agli Europei del 2024.

    "Se c'è scetticismo? Intanto siamo i campioni in carica e ci portiamo dietro questa roba qui. Non ci deve interessare se qualcuno crede o meno in noi: io credo in loro e loro devono credere in se stessi. Non possiamo tirarci mai indietro portando questa bandiera sulle spalle, quindi immaginiamo che nessuno dei nostri avversari sarà felice di venire a incontrare l'Italia. Poi è chiaro che noi dobbiamo fare il nostro dovere in campo, far vedere a tutti ed essere ricordati da tutti per una squadra che ha giocato un calcio feroce, coraggioso e moderno".

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  • SPALLETTI AD ATREJU SULLA VIOLENZA SULLE DONNE

    Il CT ad Atreju ha affrontato anche il tema della violenza sulle donne.

    "Nelle scuole bisogna fare l'ora del 'buonsenso', un'ora in cui bisogna insegnare come ci si comporta. L'ora che serve a capire che queste donne bisogna lasciarle stare, non si va a mettere le mani addosso alle donne. E l'ora del capire è più importante di altre materie, perché attraverso le testimonianze si va a far scoprire che il primo ragazzo che troverai ti lascerà, il secondo ti deluderà, va trovato il terzo o il quarto. Succede. Un ragazzo quando è dentro quel cubo lì e vede solo quelle quattro pareti lì è difficile che veda altre situazioni. Va aiutato".

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