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Fabregas Mancini

Cosa è successo tra Mancini e Ramon in Roma-Como: "Mi ha messo le mani al collo, io a 20 anni avevo rispetto"

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Il finale di Roma-Como all’Olimpico è stato segnato da un parapiglia che ha acceso il dibattito arbitrale e le polemiche del post gara. 

Nei minuti di recupero, su un rilancio lontano dalla porta giallorossa, Gianluca Mancini e Jacobo Ramon sono venuti a contatto a palla lontana, accendendo gli animi in campo e in panchina e scatenando le proteste del Como. 

Al termine della sfida il difensore della Roma, già ammonito e non sanzionato dall’arbitro Feliciani, ha raccontato l’episodio ai microfoni di DAZN e Sky Sport.

  • CONTATTO MANCINI-RAMON

    Nel recupero della sfida dell’Olimpico, con la Roma in vantaggio per 1-0 e il Como proiettato in avanti alla ricerca del pareggio, il clima in campo si è fatto incandescente. 

    In una situazione di gioco, a palla lontana, Mancini ha colpito Ramon con una spallata che ha fatto finire a terra il difensore spagnolo, generando un principio di rissa sedato dall’intervento dell’arbitro Feliciani. 

    Ramon ha reagito accennando una protesta e chiedendo provvedimenti disciplinari per il colpo subito lontano dall’azione, mentre i compagni hanno cercato di separare i due.

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  • LA DECISIONE DELL’ARBITRO

    Feliciani è intervenuto per calmare gli animi ed ha estratto il cartellino giallo nei confronti del giocatore del Como, Ramon, per le proteste senza sanzionare Mancini per il contatto iniziale

    L’arbitro ha spiegato in campo di aver visto in diretta l'episodio tra i due difensori e la gara è ripresa senza ulteriori provvedimenti disciplinari nei confronti del calciatore giallorosso.

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  • "COMPORTAMENTO ANTISPORTIVO CHIARO"

    Sull’episodio è intervenuto Luca Marelli su DAZN, parlando di “comportamento antisportivo chiaro” da parte di Mancini, con il pallone “molto lontano, a circa 50 metri”. 

    Marelli ha sottolineato che Feliciani non stava guardando l’azione, il quarto ufficiale Massimi era rivolto verso la panchina e solo l’assistente avrebbe potuto notare l’accaduto, ma si trovava a circa trenta metri e stava controllando la linea del fuorigioco. 

    Secondo l’ex arbitro, l’azione non configurava condotta violenta, motivo per cui il VAR non poteva intervenire, ma meritava il cartellino giallo che sarebbe stato il secondo per Mancini e quindi l’espulsione.

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  • LE PAROLE DI MANCINI

    Nel dopo partita, Mancini ha raccontato la propria versione ai microfoni di DAZN e Sky, spiegando che si è trattato di “un normale scontro di campo”. 

    Il difensore della Roma ha dichiarato che, dopo il contatto, Ramon gli avrebbe “messo le mani al collo”, aggiungendo: “A 20 anni se facevo così con i più grandi prendevo gli schiaffi”. 

    Mancini ha poi spiegato di aver invitato l’avversario a stare calmo e di aver chiarito la situazione a fine gara anche con Cesc Fabregas, allenatore del Como, confermando che la tensione si è sciolta lontano dal terreno di gioco.

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