Conte e il Napoli più vicini, Milan a tutta su Allegri: effetto domino in panchina tra azzurri e rossoneri

L'ultimo incontro, andato in scena nella giornata di martedì dopo la visita al Papa nella Capitale, ha dato frutti fino a poche ore prima acerbi: già, perché se le strade del tecnico leccese e dei partenopei sembravano destinate a dividersi, il faccia a faccia post Leone XIV ha avvicinato con convinzione Conte alla permanenza sotto al Vesuvio.

ADL gli ha garantito competitività sul prossimo mercato (il colpo De Bruyne, d'altronde, parla da solo) sulla scia della scorsa estate e non su quella di gennaio, rassicurando l'artefice del quarto Scudetto riguardo un'asticella pronta a rimanere alta. Anzi, ad essere ulteriormente alzata.

Manovre rilevanti, passi in avanti tesi a tenere unito un giocattolo riuscitissimo, la voglia del Napoli di proseguire insieme: sabato Conte dovrà tirare le somme e fornire un responso al club, che dal canto suo farà le proprie valutazioni nell'ottica di un matrimonio da alimentare.

Il binomio ha portato al tricolore, l'appeal cresce, l'entusiasmo della piazza recita un ruolo cardine: gli ingredienti per non lasciarsi ci sono, ora palla agli 'chef'.

Perché effetto dominio Conte-Allegri? Semplice, perché Max è un pallino di De Laurentiis nonché primo nome in lista qualora Conte lasciasse Napoli. Attenzioni che partono da lontano, amicizia nata anni fa e coltivata, ora la possibile reunion al 'Maradona'. Però… però c'è il Milan, a caccia di un profilo per la panchina in grado di rialzare squadra ed ambiente e indicare dove migliorare dentro e fuori dal campo.

Biennale con opzione da 5 milioni più bonus a stagione: questa l'offerta messa sul tavolo dal Diavolo all'allenatore toscano, con cui si spera di farlo vacillare e convincerlo ad accettare il grande ritorno dopo l'esperienza vissuta tra il 2010 e il 2014.

Allegri dirà sì oppure no al Milan entro 48 ore, ma - così come per la permanenza di Conte - la fiducia ai piani alti del Diavolo aumenta: la proposta avanzata all'ex Juve è mirata a fargli dimenticare le mire azzurre e non considerare l'eventuale affondo dell'Inter in caso di addio di Inzaghi, spezzando in particolare il trait d'union che lega il futuro di Antonio a quello di Max.

Se Allegri accetterà il Milan, lo farà prima dell'epilogo della telenovela Conte-Napoli e a quel punto i partenopei - in caso di divorzio col salentino - per la panchina dovranno rivolgersi altrove: intrecci, fili di una tela sottilissima e pregiata da ricamare e portare a compimento. Tra uno Scudetto in tasca e un progetto da rivoluzionare.