"IIo lavoro con i dati da 25 anni, ho sempre pensato che proprietà, aziende e tifosi quando si rivolgono a me è perché io porti questo bagaglio di conoscenze. Se sono stato reclutato dal club che rappresento qui è per questo background di dati, e sono nelle condizioni di usare e implementare questa metodologia. Siamo pagati per regalare emozioni, dovrò garantire che i tifosi raggiungano il più alto livello di emozione, è il mio pensiero fisso tutte le mattine. Ma in quest'industria, dove servono emozioni in campo e sguli spalti, dobbiamo adottare approccio razionale. L'1 agosto del 2025 sarà il mio 33° anno nel calcio con diversi ruoli, e non mi sono mai imbattuto in un approccio più razionale rispetto a quello dei dati. Che si parli di moda, prodotti al consumo o vendere razzi per andare sulla luna, o Formula 1 o NFL: tutti analizzano dati. Useremo i dati in diverse aree, ci assisteranno nella selezione dei calciatori e ci guideranno anche nel valutare la forza della nostra squadra in A o in Europa. Ci aiuteranno a definire strategie e gestire penalità, i dati ci possono aituare a prevenire infortuni dei giocatori o conduzione del business, a stabilire connessioni migliori coi tifosi quasi su base individuale, e l'intelligenza artificiale potrà essere di aiuto. I dati fanno parte della mia vita, li ho usati con altri club: funzionano, perché i campioni inglesi sono basati sui dati, ma non solo loro. È qualcosa che metteremo in pratica".