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Getty ImagesIL 3-5-2 'MAZZARRIANO'
E' da sempre il marchio di fabbrica di Mazzarri, il modulo con il quale ha costruito i suoi successi al Napoli, diventando un modello da seguire. In Italia molti allenatori hanno preso spunto dal suo 3-5-2, con stile e caratteristiche ben precise.
La massima espressione dello 'stile Mazzarri' si è vista a Napoli, con il duo Lavezzi-Cavani a fare faville davanti. All'Inter le cose non sono andate bene allo stesso modo, ma Mazzarri è rimasto comunque fedele al 3-5-2, effettuando rarissimamente qualche variazione.
Getty ImagesIL CAMBIAMENTO AL WATFORD
Con l'arrivo in Inghilterra, Mazzarri ha sperimentato per la prima volta dopo tanto tempo nuovi sistemi di gioco. Inizialmente ha insistito sempre sul 3-5-2 o comunque su un assetto che prevedeva la difesa a tre, ma verso la fine della sua esperienza inglese ha mostrato una maggiore flessibilità.
In diverse occasioni è passato alla difesa a quattro, utilizzando il 4-5-1, il 4-4-2 (anche con centrocampo a rombo) e persino il 4-3-3 con Niang e Zarate sugli esterni del tridente. Il senegalese lo ritroverà anche a Torino e chissà che non possa riproporlo in quella posizione.
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GoalNEL TORINO: DIFESA A 3
Fa strano che per una squadra come il Torino, piena zeppa di esterni offensivi, venga scelto un allenatore che predilige il 3-5-2. Tuttavia Mazzarri potrebbe sfruttare questa abbondanza con una piccola variazione.
La difesa a tre rimarebbe, ma ci sarebbe un centrocampista in meno e due mezze punte: il 3-5-2 si trasformerebbe in 3-4-2-1, con Niang (o Ljajic) e Iago Falque a supporto di Belotti. A Napoli Mazzarri attuava spesso questa soluzione, giocando con Hamsik e Lavezzi dietro Cavani.
GoalNEL TORINO: DIFESA A 4
Più difficile ma non impossibile la conferma della difesa a quattro: in Italia, a dire il vero, Mazzarri non l'ha praticamente mai utilizzata, tuttavia in Premier ha sperimentato qualche cambiamento in tal senso.
Il Torino nell'ultimo anno e mezzo ha giocato sempre a quattro dietro con Mihajlovic, dunque Mazzarri potrebbe anche decidere di seguire la stessa linea, ovviamente con qualche aggiustamento.
Al Watford ha utilizzato spesso il 4-1-4-1, con i due esterni mascherati da centrocampisti. E' una sorta di 4-3-3 'soft', decisamente più nelle corde di Mazzarri.
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