A metà dicembre, il Frosinone esce tra i fischi di uno stadio Diego Armando Maradona non proprio pienissimo, ma consapevole che la contestazione non è rivolta ai giocatori gialloblù: anzi.
Quei fischi arrivati dopo lo 0-4 rifilato al Napoli in Coppa Italia, in verità, sono la conferma che la stagione della formazione di Eusebio Di Francesco, a differenza delle ultime due esperienze in massima Serie A, sembrava volgere verso il più positivo tra gli epiloghi. La salvezza, se non a un passo, molto vicina.
Il fatto che sia stato possibile passare da quella notte lì alla sconfitta contro la Lazio, interna, che assume i caratteri del preludio all'incubo rimane spiazzante. Ma tant'è: il Frosinone, da rivelazione, è finito in zona retrocessione. E adesso rischia tantissimo.




