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giroud milan.(C)Getty Images

Clamorosa rivelazione di Tare: "Giroud era della Lazio"

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Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, ha ripercorso la sua avventura in biancoceleste nel corso di un'intervista al Corriere dello Sport.

L'ex calciatore ha spaziato su diversi temi: dal rapporto con Lotito e Sarri a quello con Inzaghi, sino ad alcuni clamorosi retroscena riguardanti il calciomercato.

Attualmente Tare si trova senza squadra. Il 5 giugno 2023, infatti, dopo 18 anni ha annunciato la sua separazione dal club romano.

  • "GIROUD ERA NOSTRO"

    "Giroud era nostro, solo che all'ultimo il Chelsea si mise di traverso e non lo lasciò partire.Le tentai tutte. Fu solo questo il motivo. Ragazzo eccezionale, Olivier".

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  • L'ADDIO ALLA LAZIO

    "Scelta mia o di Lotito, che importa? Hanno detto che mi aveva mandato via, bugie.Io ho preso la decisione e lui l'ha condivisa, gli andava bene di cambiare percorso, interlocutore e fare altro. Un anno fa, a inizio stagione, gli anticipai che a giugno avrei chiuso, che quella appena cominciata sarebbe stata l'ultima. Chiesi solo di uscire con onore, con dignità. Così è stato. Come per un matrimonio che si consuma naturalmente". 

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  • AFFINITÀ E CONTRASTI CON LOTITO

    "Il presidente Claudio Lotito è una grande mente, ha una determinazione e una forza di volontà pazzesche. Sono il suo pregio, ma anche il maggior difetto. Io gli sono gratoper tutte le cose che ho imparato. Mi chiamava alle 2 di notte: 'Stai dormendo?'. 'È successo qualcosa?' rispondevo, e lui parlava per delle mezze ore.Sono state più le litigate che i momenti di pace. Ma lui ha una forza straordinaria, dimentica nel giro di dieci minuti".

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  • IL RAPPORTO CON SARRI

    "Sarri non è mai stato un problema, ma una soluzione. Il suo carattere non era una novità. Mi ero informato prima di prenderlo, sapevo tanto e volevo che fosse lui ad allenare la Lazio. Prima della penultima partita dello scorso campionato, a Empoli, volle parlarmi. Siamo stati insieme tre, quattro ore. Ha usato parole di miele, di cuore, spero, mi ha riconosciuto un sacco di meriti.Può chiudere la carriera in biancoceleste? Conoscendolo, dico di no. Tuttavia lo auguro alla Lazio e a Maurizio. Soprattutto alla Lazio". 

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  • INZAGHI PREDESTINATO

    "Un rapporto profondo, il nostro. Simone lo trovai nel 2009 al campo, allenava i Giovanissimi nazionali, pensai che avrebbe fatto una splendida carriera e lo dissi anche.È un predestinato".

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