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Genoa CFC v FC Internazionale - Serie AGetty Images Sport

Chivu accende l'orgoglio dell’Inter, Lautaro guida i nerazzurri in testa alla classifica: vittoria a Marassi e messaggio alla Serie A

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L’Inter ora guarda tutti dall’alto della classifica grazie al 2-1 conquistato a Marassi contro il Genoa, una vittoria sofferta ma decisiva che consente ai nerazzurri di approfittare del K.O del Napoli a Udine e del pareggio del Milan contro il Sassuolo. 

Per la prima volta in questa stagione la squadra di Cristian Chivu è capolista in solitaria, un risultato che l’allenatore lega direttamente a lavoro, mentalità e orgoglio del gruppo.

Dopo la sconfitta contro il Liverpool, l’Inter torna a sorridere e lo fa conquistando il primato alla vigilia della partenza per l’Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana.

Ancora una volta a Marassi emerge la mano dell’allenatore nerazzurro, che fa leva sull’orgoglio della sua squadra e riceve risposte positive con una reazione d’orgoglio e tre punti che regalano il primo posto.

  • PARTITA DAI DUE VOLTI

    L’Inter ha indirizzato la gara già nel primo tempo grazie all’approccio deciso e alla qualità espressa nei duelli individuali, nonostante l’aggressività del Genoa di De Rossi.

    Il vantaggio di Yann Bisseck, arrivato dopo appena sei minuti, nasce da una giocata preparata e sfruttata con determinazione, mentre il raddoppio di Lautaro Martinez certifica la superiorità nerazzurra nei primi 45 minuti. 

    Da quel momento l’Inter prende il controllo: attende il Genoa, recupera palla e riparte, mostrando l’impronta tattica di Chivu: “Abbiamo trovato una contromisura all’aggressività del Genoa e avuto più spinta a destra”.

    Nella ripresa, però, la gara cambia volto. L’ingresso di Ekuban al posto di Colombo dà profondità al Genoa, che cresce dopo i cambi di De Rossi e accorcia le distanze con Vitinha, approfittando di un errore difensivo che lo stesso tecnico nerazzurro ha definito “un goal evitabile”. 

    Da quel momento l’Inter è chiamata a soffrire fino al 95’. Ed è proprio nella difficoltà che la squadra nerazzurra mostra una grande forza di volontà e la capacità di gestire i momenti della gara. 

    “Mi prendo il carattere dimostrato nella difficoltà, perché non era semplice reggere in uno stadio così” ha sottolineato Chivu.

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  • LAUTARO GUIDA LA REAZIONE

    Ancora una volta il trascinatore è Lautaro Martinez. Il capitano dell’Inter segna, lotta e guida la squadra nei momenti chiave, come lui stesso ha sottolineato a fine gara: “Essere primi in classifica significa tantissimo, ci siamo presi la vetta perché abbiamo lavorato e saputo soffrire”

    L’argentino è nell’élite del calcio europeo, come confermano i numeri: insieme ai soli Mbappé, Haaland e Kane, il Toro ha partecipato ad almeno dieci goal in ciascuna delle ultime sette stagioni nei top campionati europei.

    "È da anni che si parla dell’Inter perché fa bene, è normale che arrivino critiche e complimenti. Siamo una squadra consapevole della nostra forza, cerchiamo sempre di portare in alto l’Inter come dico sempre. Sembra ripetitivo ma è ciò che facciamo, nel nostro spogliatoio il messaggio è chiaro e vogliamo farlo".

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  • LE SCELTE E IL PESO DEI CAMBI

    Nel finale, nel momento di difficoltà dell’Inter per la pressione massima del Genoa, Chivu ha scelto di optare per la prudenza con cambi che lui stesso ha spiegato nel post gara. 

    “Ho pensato fosse meglio togliere Zielinski e inserire un difensore in più, De Vrij, perché loro giocavano molto sulla palla lunga - ha chiarito il tecnico, sottolineando anche l’impatto positivo dei subentrati -. Un allenatore viene elogiato quando porta a casa qualcosa e criticato quando non ottiene niente: in questo caso i cambi ci hanno aiutato molto”.

    Una gestione pragmatica, rivendicata come necessaria per proteggere un risultato pesante in un campionato che, secondo Chivu, “non ha ancora un padrone”.

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  • PRIMO POSTO E MESSAGGIO AL CAMPIONATO

    Il successo di Genova vale il doppio sorpasso su Napoli e Milan e consegna all’Inter la vetta solitaria in un campionato - per ora - senza un padrone definito. 

    È la prima volta in questo campionato che la squadra nerazzurra resta capolista in solitaria, privilegio già toccato in precedenza a Napoli, Milan e Roma

    Chivu ha invitato però a non farsi distrarre dalla classifica: “Non è il caso di guardarla troppo, i conti si fanno alla fine. La strada è ancora lunga”.

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  • ORGOGLIO CHIVU

    Cristian Chivu ha rivendicato il percorso del gruppo, ricordando le valutazioni negative di inizio stagione sulla sua Inter dopo la finale di Champions League persa contro il PSG e la fine del ciclo Inzaghi, con l’arrivo in panchina proprio dell’ex Parma: 

    "Cinque mesi fa dovevamo finire ottavi-decimi perché eravamo finiti. Stiamo combattendo, stiamo lavorando per combattere per il nostro dovere. Incongruenza? Questo non lo so, ma di sicuro bisogna mantenere coerenza. Noi siamo consapevoli di ciò che fare, a volte ci riesce, altre volte no".

  • VERSO LA SUPERCOPPA CON FIDUCIA

    L’Inter è pronta a lasciarsi già alle spalle il successo di Marassi e proiettarsi alla Supercoppa Italiana, in programma a Riyadh, in Arabia Saudita.

    È un trofeo che vogliamo onorare e provare a vincere”, ha ribadito Chivu, spiegando che la trasferta sarà impegnativa ma affrontata con ambizione.

    Un passo dopo l’altro, il tecnico romeno sta costruendo la sua Inter facendo leva su orgoglio e una forte identità tattica, oltre a coinvolgere tutti gli interpreti della rosa.

    Via le etichette per lasciar spazio a lavoro e risultati: Chivu ha tracciato la strada della sua Inter.

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