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Federico ChiesaGetty Images

Il rammarico di Chiesa: "Il Milan gioca la Champions solo perché l'hanno tolta a noi"

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Federico Chiesa è sicuramente uno dei protagonisti principali di questo inizio di campionato che vede la Juventus stazionare al terzo posto in classifica, a braccetto con Napoli e Fiorentina.

Il numero 7 bianconero ha infatti messo a referto 4 goal nelle prime sei partite dell'attuale edizione della Serie A, risultando spesso e volentieri decisivo per le questioni di casa bianconera.

Goal all'Udinese, poi all'Empoli e poi ancora a Lazio e Sassuolo. Lasciatosi definitivamente alle spalle due stagioni complicatissime, il classe 1997 è pronto a trascinare la formazione di Massimiliano Allegri. Di seguito le sue parole in un'intervista esclusiva a Tuttosport.

  • INFORTUNIO ALLE SPALLE

    "Sto bene, anzi: sto benone. Il processo di recupero dall’infortunio è ormai alle spalle. Non voglio proprio più sentire la parola recupero: ora sono al meglio sia fisicamente che mentalmente".

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  • IL NUOVO RUOLO

    "Io penso soltanto a lavorare sodo per migliorare ogni giorno, con fiducia nei confronti della scelta del mister di avanzarmi. E credo di essere partito bene in questa stagione...".

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  • OBIETTIVO CHAMPIONS

    "Veniamo da due anni di fila senza trofei: questo alla società non fa piacere e, probabilmente, influisce anche sulla percezione della squadra dall’esterno. Ma il nostro obiettivo è quello di entrare nella prossima Champions League, come già avevamo fatto lo scorso anno, quando il risultato ci è stato sottratto dopo che ce l’eravamo conquistato sul campo. Poi vediamo dove siamo a marzo".

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  • IL RAPPORTO CON VLAHOVIC

    "Eravamo già grandi amici a Firenze, fin da quando lui era ancora in Primavera, per cui è stato molto bello ritrovarlo in bianconero. E insieme, lì davanti, siamo anchepartiti piuttosto bene"

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  • LA JUVE SENZA EUROPA

    "È una Juventus alle prese con una situazione particolare, insolita nella storia del club. Ma lo è soltanto perché l’Europa ci è stata tolta dopo averla conquistata. Due volte, per altro, visto che anche con il -10 ci saremmo comunque qualificati per la Conference League. La Champions la guardo e rosico. Il Milan è arrivato quinto e la gioca solo perché a noi è stata tolta".

  • DANILO LEADER

    "Il nostro riferimento adesso è Danilo, che è un grande giocatore e soprattutto un grande leader. Per ora la fascia è sua e io non ci penso".

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  • NIENTE PREMIER

    "L’unica voce che ho sentito in estate è stata proprio quella del direttore Giuntoli, con cui abbiamo concordato come la priorità fosse preparare al meglio la nuova stagione. L’inglese mi aiuta per comunicare con McKennie e Weah all’interno dello spogliatoio!"

  • JUVE MODERNA

    "È un’idea che comprende l’intenzione di pressare alto l’avversario, così come quella di essere più propositivi possibile con il pallone tra i piedi: tutto ciò che stiamo cercando di fare, insomma. Bisogna trovare gli equilibri corretti e maturare come collettivo per capire i momenti, perché questo è quello che contraddistingue le grandi squadre. A Reggio Emilia contro il Sassuolo, per esempio, nel finale ci siamo disuniti troppo e l’abbiamo pagato"

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  • LA PENALIZZAZIONE

    "Sarebbe stato più lineare affrontare il tema a fine stagione. A campionato in corso, invece, è stato davvero difficile da gestire: puoi anche aspettarti delle sanzioni, ma quando vedi nel concreto la classifica cambiare di colpo… Siamo scesi in campo dando sempre il massimo, fa ovviamente male assistere a un declassamento improvviso. E poi i punti tolti, ridati e di nuovo tolti: non è stato per nulla semplice da digerire".

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