Chi è Bento, il portiere per il quale l'Inter prepara un ruolo 'alla Julio Cesar'

Nato a Curitiba il 10 giugno 1999, alto un metro e novanta centimetri, Bento ha indossato una sola maglia nel corso dell'ancora breve carriera: quella dell'Athletico Paranaense, club con sede nella sua città natale.

Dopo qualche sporadica presenza, Bento è diventato titolare in pianta stabile a partire dal 2022, quando il suo profilo ha iniziato a fare gola ai direttori sportivi di diverse società: tra cui l'Inter, dove Piero Ausilio è un grande estimatore.

L'ex commissario tecnico del Brasile, Fernando Diniz, lo aveva convocato per le sfide di novembre contro Colombia e Argentina, osservate però dalla panchina: al contrario di quanto avvenuto il 23 marzo, quando il nuovo c.t. Dorival Junior lo ha inserito nell'undici titolare.

Bento ha difeso i pali della porta verdeoro nell'amichevole vinta dal Brasile a Wembley grazie alla rete del giovanissimo Endrick, che ha piegato l'Inghilterra: porta inviolata e tanti complimenti, oltre a una grande iniezione di fiducia che non fa mai male.

Il nome di Bento era già stato accostato all'Inter la scorsa estate, quando lo stesso portiere aveva rivelato la presenza di una proposta economica avanzata dal club nerazzurro per tesserarlo.

"È arrivata un'offerta dell'Inter: ne ho parlato con la dirigenza e adesso il mio sogno è nelle mani del presidente".

Adesso è tornato di moda per i nerazzurri tanto che, al termine di Inghilterra-Brasile, Bento ha risposto con un sorriso al "ti aspetto a San Siro" di un giornalista presente a Wembley.

Nel contratto di Bento è presente una clausola rescissoria da 60 milioni, anche se potrebbero bastarne un quarto per convincere l'Athletico Paranaense a dire 'sì': come riportato da 'Tuttosport', il club di Curitiba potrebbe accontentarsi di 15 milioni, cifra ritenuta adeguata per un giocatore legato da un contratto con scadenza nel 2026.

Qualora dovesse arrivare in estate, Bento seguirebbe un percorso simile a quello affrontato da Julio Cesar nei primi anni 2000: dopo essere stato 'parcheggiato' al Chievo, l'ex portiere brasiliano partì come secondo di Francesco Toldo nelle gerarchie di Roberto Mancini, fino a prendersi il posto da titolare e la gloria culminata nella conquista del 'Triplete'.

Bento partirebbe così come dodicesimo di Sommer, mentre agli albori della stagione 2025/26 i ruoli si invertirebbero: a patto che venga esercitata l'opzione per la terza stagione dello svizzero a Milano.