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De Bruyne Lang LuccaGetty Images

Che significato hanno gli acquisti di Marianucci, Beukema, De Bruyne, Lang e Lucca per il Napoli: il piano di Conte

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Dicono che il Napoli sia stato favorito nella corsa allo Scudetto dall'assenza dalle coppe europee, e con ogni probabilità è così. Pensate al Milan di Zaccheroni (1999) o alla prima Juventus di Conte (2012): anche loro avevano solo il campionato a cui pensare, anche loro arrivavano da una stagione pessima, anche loro hanno vinto.

Bene: quest'anno l'alibi delle avversarie viene a decadere. Il Napoli non ha più l'impegno singolo. Giocherà ogni tre giorni come l'Inter, la Juventus, l'Atalanta, la Roma, il Bologna e la Fiorentina. Ed è in questo senso che la squadra di Antonio Conte ha deciso di rinforzarsi in questa prima parte di mercato estivo: rendendo la rosa a disposizione dell'allenatore leccese più robusta rispetto a quella dello scorso anno.


Luca Marianucci, Kevin De Bruyne, Noa Lang e Lorenzo Lucca sono già stati ufficializzati. Il prossimo sarà Sam Beukema. Cinque acquisti già conclusi, cinque elementi che entrano a far parte di una rosa che solo poche settimane fa si laureava campione d'Italia.

Che significato hanno le scelte del Napoli per quanto riguarda il mercato in entrata? Il significato già accennato: potenziare la rosa, renderla pronta alla sopportazione del doppio impegno campionato-coppa, avere un doppio interprete per ruolo. Senza rivoluzioni nell'undici di partenza. Che, anzi, rischia di rimanere invariato o quasi rispetto a quello dello Scudetto.

  • DE BRUYNE TITOLARE O NO?

    Il caso più interessante riguarda certamente Kevin De Bruyne. La domanda, in attesa di capire che indicazioni daranno le prime uscite precampionato del Napoli, aleggia nell'aria: ma l'ex fuoriclasse del Manchester City sarà titolare o no con Conte?

    C'è una risposta di pancia, ed è sì: come si fa a pensare il contrario con un simile campione? Poi c'è la risposta che arriva dalla testa. E qui la storia si fa un po' più complicata, considerando come il trio di centrocampo Anguissa-Lobotka-McTominay abbia rappresentato un'arma fondamentale nel cammino azzurro verso il quarto Scudetto.

    Se Anguissa avesse preso la strada dell'Arabia Saudita, sbrogliare la matassa sarebbe stato un pochino più semplice. Ma il camerunense non si è mosso da Napoli e, a meno di ribaltoni, non lo farà neppure ad agosto. Intanto Conte ha provato KdB mezzala nelle prime sgambate interne a Dimaro: il ruolo naturale del belga. Solo che lì ci sono già lo stesso Anguissa e McTominay, due intoccabili. E quindi?

    La sensazione è che De Bruyne possa ricoprire il ruolo della scheggia impazzita nel Napoli versione 2025/2026. Una sorta di dodicesimo uomo, da centellinare nel minutaggio (ha pur sempre compiuto 34 anni...) e da utilizzare dal primo minuto nelle partite giuste, con le giuste rotazioni, spremendone esperienza, mentalità, qualità. All'occorrenza anche come trequartista, in caso di utilizzo di un 4-2-3-1.

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  • Beukema BolognaGetty Images

    DIFESA RINFORZATA

    Una volta abbandonata la difesa a tre per passare al 4-3-3, Conte non ha mai rinunciato alla propria coppia titolare durante la scorsa stagione: sul centro destra Amir Rrahmani, sul centro-sinistra Alessandro Buongiorno. Con Juan Jesus primo cambio e Rafa Marin quasi mai utilizzato. Pochino.

    La confermazione del reparto ha preso un'altra piega nelle ultime settimane. Rrahmani e Buongiorno sono sempre lì, ma alla rosa si è aggiunto l'empolese Luca Marianucci e ora è arrivato pure Sam Beukema, preso dal Bologna al termine di una lunga trattativa. La novità sta qui: il primo cambio dei due centrali titolari diventerà giocoforza l'ex rossoblù, autore di una grande stagione culminata col trionfo in Coppa Italia.

    Juan Jesus è sempre lì, pronto per l'evenienza. Rafa Marin se n'è andato al Villarreal per trovare più spazio. E Marianucci utilizzerà la prima stagione in una big per acquisire esperienza ad altissimi livelli, dopo essersi ben comportato a Empoli. Anche in Champions League, se Conte lo riterrà opportuno.

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  • COME CAMBIA L'ATTACCO

    Per quanto riguarda l'attacco, il discorso relativo a Lorenzo Lucca è completamente diverso rispetto a quello che coinvolge Noa Lang. Nel senso che è uno è stato preso come alternativa, l'altro come potenziale titolare.

    Lucca è e sarà a tutti gli effetti il vice-Lukaku. Troppo importante il belga per Conte per pensare a una vera e propria concorrenza per la zolla del centravanti, anche se sarà chiaramente il campo a emettere il verdetto sovrano. Anche qui, solito discorso: se il tecnico non aveva troppe necessità di rotazioni lo scorso anno, ora il discorso cambia. In questo senso l'ormai ex Udinese è stato individuato come elemento migliore rispetto al Cholito Simeone, in uscita verso un club di medio-bassa classifica (Pisa?).

    Quanto a Lang, il discorso cambia. Neres ha ricoperto un ruolo importante nel Napoli campione, ma nella prima parte della stagione era il vice-Kvaratskhelia e nella seconda è stato fermato da troppi infortuni. L'ex PSV serve soprattutto a questo, a contendere al brasiliano (e a Politano) una maglia, con buone chances di far parte dell'undici di partenza. Oltre a fornire un'interpretazione diversa del ruolo di esterno offensivo, essendo destro di piede e non mancino.

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  • McTominay Napoli Torino Serie AGetty Images

    UNDICI INVARIATO?

    In sostanza, attendendo le amichevoli e la parte finale del precampionato, oltre alle prime giornate di campionato, ecco che l'undici di partenza del Napoli potrebbe (dovrebbe?) rimanere invariato o quasi rispetto alla scorsa stagione. Il che, a ben vedere, ha un senso: si parla pur sempre della squadra che ha appena vinto lo Scudetto.

    Tra i pali riecco Meret, con l'asterisco dell'ormai probabilissimo arrivo di Milinkovic-Savic: il serbo avrà il compito di mettere pressione al titolare più di quanto abbiano fatto i vari Caprile e Scuffet. Difesa con gli intoccabili Di Lorenzo e Olivera sulle fasce e con Rrahmani e Buongiorno in mezzo. Con Beukema prima alternativa, come detto, e con Juan Jesus e il giovane Marianucci pronti all'evenienza.

    In mezzo la curiosità sarà tutta per De Bruyne: per capire se riuscirà a ritagliarsi un ruolo da protagonista anche in Serie A, per comprendere se sarà in grado di ripetere - anche in misura minore - le prodezze di Manchester. Ma il trio Anguissa-Lobotka-McTominay parte al momento davanti a tutti.

    In caso di 4-2-3-1 De Bruyne e McTominay potrebbero anche convivere, in caso di 4-3-3 Conte dovrà scegliere gli esterni da affiancare a Lukaku: Politano è in pole, per continuità di rendimento e capacità di sacrificarsi tatticamente, e così il dualismo rischia di essere tra Neres e Lang. In attesa di un altro esterno dal mercato, con il bolognese Ndoye in prima fila.

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