Pubblicità
Pubblicità
Lautaro Martinez Calhanoglu Inter UdineseGetty

"Lautaro Prime" e un'Inter che (finora) non si ferma

Pubblicità

"Più punti facciamo, più possibilità abbiamo di andare in Champions e di rimanere attaccati a quella che è la squadra per ora più forte del campionato". Massimiliano Allegri, dopo aver battuto il Napoli all'Allianz Stadium, lo ha spiegato con parole semplici. "Per ora la più forte del campionato", l'Inter.

Il giudizio sul fatto che sia la più forte o meno non è concreto, ma astratto: un'ipotesi, al massimo. Il dato di fatto è che questa versione della formazione nerazzurra di Simone Inzaghi, almeno per adesso, non si ferma. Non si arresta.

Prova di forza su prova di forza, vince ancora e lo fa contro l'Udinese, mostrando i muscoli e riprendendosi la vetta della Serie A, con alcuni spunti consegnati dai singoli. Hakan Calhanoglu tra questi, ma soprattutto Lautaro Martinez, che diventa "Prime" nel giorno in cui i Transformers finiscono sulla maglia dell'Inter.

  • QUESTA INTER PUÒ ESSERE FERMATA?

    La domanda nel titoletto, ovviamente, può apparire irriverente. L'Inter può essere fermata, anche perché squadre alla lunga inarrestabili, nel calcio, non esistono. La dimostrazione di forza e compattezza fornita a San Siro, però, è solo l'ultima della serie.

    I nerazzurri hanno risolto la pratica in una manciata di minuti: al 36' il risultato era di 0-0. Dieci minuti dopo, invece, recitava il 3-0: Calhanoglu al 37', su rigore, Federico Dimarco al 42' e Marcus Thuram al 44'. Otto minuti totali.

    Bastava sbloccarla, e così è stato: da quel momento in poi la partita si chiude, in pratica. In breve. Fino alla ripresa, almeno: fino alla rete di Lautaro Martinez.

  • Pubblicità
  • IL SEGNO DELL'INFALLIBILITÀ NEI PIEDI DI CALHANOGLU

    Un messaggio chiaro arriva dal calcio di rigore di Hakan Calhanoglu: infallibile dal dischetto, un po' come questa Inter.

    Ma la sua prestazione va oltre il singolo calcio di rigore: è un faro, la mente del centrocampo e, al momento, con ogni probabilità uno dei migliori centrocampisti d'Europa per quel che riguarda le sue mansioni.

    Da quando, nella passata stagione, Simone Inzaghi lo ha spostato in cabina di regia gli ha cambiato la carriera e il futuro: lui è diventato un'icona.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • UN LAUTARO MARTINEZ "PRIME" E STORICO

    Si diceva del simbolismo relativo alla presenza del logo dei Transformers sulla maglia dell'Inter: una trovata di Paramount, sponsor dell'Inter, certo, che ben si sposa con ciò che è al momento Lautaro Martinez.

    Come Optimus Prime, nel suo "Prime": inarrestabile, dal primo all'ultimo minuto. La rete del 4-0 è il manifesto della sua fame: riconquista il pallone a metà campo e punta l'area, prima di scaricare un destro che si spegne in rete.

    Con il goal messo a segno raggiunge non solo quota 14 in Serie A, al momento, ma anche Christian Vieri e Diego Milito nel gruppo ristretto dei calciatori che nel XXI secolo hanno segnato di più in un anno solare nel massimo campionato.

    Con un dato: 28 goal (Vieri nel 2001, Milito nel 2012). "El Toro" ha ancora partite davanti a sé per superarli e scrivere la storia, ancora una volta.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0