Calabria non patteggia per il caso ultras: cosa rischia l'ex capitano del Milan che gioca col Bologna

Il terzino ha preferito non patteggiare e ora potrebbe andare al processo sportivo: i tempi e cosa rischia Calabria.

Nello stesso procedimento per cui Inzaghi e Calhanoglu hanno patteggiato una giornata di squalifica c'era anche Davide Calabria.

Il terzino attualmente al Bologna, ma all'epoca capitano del Milan, avrebbe avuto contatti con alcuni ultras rossoneri.

Calabria però, a differenza degli altri tesserati coinvolti nel caso, ha deciso di non patteggiare l'eventuale sanzione.

Ma cosa rischia adesso Calabria per il caso ultras?

CALABRIA NON PATTEGGIA: COSA SUCCEDE
Secondo quanto riporta 'La Gazzetta dello Sport', Calabria verrà ascoltato dal procuratore federale Chinè.
Il terzino cercherà di chiarire quanto accaduto e dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati.

COSA RISCHIA CALABRIA
A quel punto Calabria potrebbe essere prosciolto oppure potrebbe arrivare il deferimento.
In quel caso, il terzino andrebbe al processo sportivo e rischia una squalifica più lunga rispetto a quella di Inzaghi e Calhanoglu.
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QUANDO SCONTEREBBE LA SQUALIFICA
Se dovesse arrivare una squalifica, in ogni caso, Calabria la sconterebbe sicuramente con la maglia del Bologna e molto probabilmente solo nella prossima stagione.
I tempi infatti non saranno brevissimi e difficilmente si arriverebbe a sentenza prima del termine del campionato.

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IL MILAN PATTEGGIA
La società rossonera ha patteggiato con la Procura FIGC e pagherà un'ammenda di 30mila euro "per i comportamenti ascritti ai Sig.ri Davide Calabria e Fabio Pansa, all’epoca dei fatti Supporter Liaison Office (SLO) tesserato per la società A.C. Milan S.p.A", come si legge nel comunicato ufficiale.
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CALABRIA NON PATTEGGIA: COSA SUCCEDE