Le difficoltà del Milan sono durate praticamente quaranta minuti: quasi un tempo, e questo grazie a un Cagliari che, sempre per quaranta minuti, si è riscoperto forte nei suoi concetti semplici, espressi alla perfezione. Almeno finché Boris Radunovic non si è fatto sfuggire un pallone di facile lettura messo in mezzo da Christian Pulisic, regalandolo a Noah Okafor. Lì, Cagliari-Milan è cambiato.
Vantaggio dei rossoblù con Zito Luvumbo, bravissimo a bucare Sportiello con un mancino potentissimo alla mezz'ora di gioco. Poi, come detto, pari al quarantesimo di Okafor (alla prima da titolare in Serie A) e 1-2 dei rossoneri con Fikayo Tomori, che praticamente sulla linea ribalta il risultato.
Finisce qua, in sostanza: perché in apertura di ripresa il Cagliari di Claudio Ranieri ci prova, ma sbatte sul muro rossonero. Al 60' si sblocca anche Ruben Loftus-Cheek con un destro preciso all'angolino dalla distanza.
Resta la buona prova dei padroni di casa, ma soprattutto l'ennesimo messaggio lanciato dal gruppo di Stefano Pioli: il Milan non molla la presa.
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