Antonio Torrisi - In una situazione in cui sembrano aver ragione tutti, a giro, tra i rappresentanti delle squadre di Serie A ritorna prepotentemente in mente l’intervento di Carlo Ancelotti in uno dei più iconici momenti di confronto tra allenatori e arbitri della “prima epoca” VAR. Perché un periodo così denso di polemiche per le linee guida dello stesso VAR, in effetti, il massimo campionato lo ha già vissuto nel 2019, quando al culmine di mesi abbastanza tesi (eufemismo) i dirigenti della classe arbitrale e i tecnici si sono riuniti al Parco dei Principi a Roma con l’intento di far chiarezza, una volta per tutte, sulla direzione da seguire. Ci sono riusciti? Spoiler: no.
O, almeno, se ci troviamo a questo punto no. “Chi arbitra le partite?”, era la domanda di Ancelotti, in un botta e risposta con Rizzoli che ha avuto, tra i passaggi principali, “il Var non nasce per eliminare ogni errore” e, ancora, “c’è un problema di comunicazione”. E qui, invece, torna in mente l’intervento di Rocchi a Open VAR dopo la giornata del Derby di Milano e di Fiorentina-Juventus. “Il VAR può intervenire su tutto”. Non ce ne voglia Rocchi, ma così sì che si fa confusione.
Perché dall’introduzione del VAR, nel 2017, e dalle successive riunioni, quella del 2019 che abbiamo citato, sono passati tanti anni e che ritrovarsi, adesso, di nuovo, a commentare episodi “dubbi” e interpretabili in alcuni casi e meno “dubbi” e interpretabili in altri, pur essendo simili (o, alcune volte, identici come nel caso del fuorigioco geografico) potrebbe risultare problematico. Proprio il caso del fuorigioco geografico ci racconta un’applicazione delle regole che si evolve col passare degli anni. Ma si può davvero adattare il regolamento a campionato in corso?
E, soprattutto, si può pretendere calma in un contesto del genere? Le decisioni, poi, dei vertici arbitrali di fermare questo o quell’arbitro non aiutano: sbagliare è umano come umani sono i direttori di gara. Salde, invece, dovrebbero essere le regole: quelle, con dei parametri oggettivi da applicare e senza troppe revisioni. O interpretazioni. Rigore è se si commette fallo e il fallo viene deciso in base a determinati casi già stabiliti dal regolamento. Una volta chiarita la linea si deve seguire. Una volta seguita, poi, scompariranno anche polemiche e confusioni. E vivremo tutti felici e contenti.