"Scommetto quello che vuoi, ne sono convinto: tornerà": il senso e il tono delle parole di Pep Guardiola, delle sue interviste spesso affabili a tal punto da risultar finte, ragionate, convenienti, potrebbero aver avuto un senso legato, questa volta, alla realtà. Vincent Kompany, un giorno, potrebbe davvero allenare il Manchester City. E questo non perché lo dice Guardiola, ma perché lo racconta il suo percorso da allenatore, culminato all'apertura del weekend di Pasqua con la promozione del Burnley in Premier League.
Un campionato, quello dei Clarets, dominato dopo un anno dalla retrocessione in Championship: idee chiare, bel gioco. Tutto molto solido e compatto, volto a impreziosire una stagione che per la formazione dell'ex capitano del Manchester City è stata anche quella del confronto proprio contro i Citizens in FA Cup, ai Quarti di finale. Un 6-0 con tripletta di Haaland che rimane impresso più come punto di partenza che altro.
Al Burnley, sul campo del Middlesbrough, sono bastati due goal: quelli di Barnes e Roberts, rimasti ai Clarets dopo la retrocessione e protagonisti del giorno della festa. E della storia.
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