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Napoli Fiorentina BonaventuraGetty

Tra Nazionale e Fiorentina, Bonaventura ha riportato indietro il tempo

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C'è la fortissima sensazione, a tratti, di trovarsi di fronte a un giocatore che no, non può mica aver compiuto 34 anni a fine agosto: e invece è così.

Giacomo, "Jack", Bonaventura vive una sorta di "curioso caso di Benjamin Button", che non accenna a placarsi nella sua forza esplosiva. Ha, non si sa come, riportato indietro le lancette del tempo proprio quando l'età, di solito, ti obbliga a ridimensionare le aspettative.

E invece no: segna, segna ancora, lo farà in futuro (perché questo è il sentore), in un periodo in cui gli riesce tutto: viene di nuovo convocato in Nazionale da Luciano Spalletti e risolve, al Diego Armando Maradona, la sfida contro il Napoli Campione d'Italia.

  • TROPPO SPESSO SOTTOVALUTATO

    "Pensano che sia sottovalutato? Non è un mio pensiero, nel senso che cerco di fare il meglio che posso, tante volte il calcio non dipende dai singoli. C'è la squadra e una serie di cose che devono funzionare".

    Le parole di Giacomo Bonaventura, al termine di Napoli-Fiorentina, sono emblematiche. Chiare, dirette. La questione è semplice: di un Bonaventura "sottovalutato" si è discusso a lungo, nel corso degli ultimi anni. A ragion veduta, pure.

    C'è stato un periodo in cui Bonaventura è stato effettivamente tra i calciatori più interessanti del calcio italiano: nel 2014, la chiamata del Milan, pur in un momento in cui i rossoneri erano in "ricostruzione", è un indizio.

    Quando dice che "non dipende dai singoli", forse si riferisce anche a questo: ha avuto, probabilmente, la sfortuna di trovarsi in un Milan in sostanziale difficoltà indipendente, però, dai giocatori. E questo vale per Bonaventura, come per gli altri elementi e allenatori di quel periodo lì.

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  • IL RITORNO IN NAZIONALE

    Un altro indizio della "rinascita" l'ha consegnato Luciano Spalletti con le ultime convocazioni per gli impegni della Nazionale italiana.

    La chiamata di Bonaventura non è solo il premio al lavoro di un ragazzo che, come detto, a fine agosto ha compiuto 34 anni e che porta avanti, di gara in gara, un processo "di ringiovanimento" che rischia di farci conoscere un giocatore persino diverso rispetto a quello che già abbiamo notato, dall'inizio della sua carriera.

    Ormai sono passati tre anni dall'ultima partita di "Jack" in Nazionale: un Italia-Moldavia terminato 6-0, in casa, nell'ottobre del 2020. Aveva 31 anni: oggi è anche più in forma.

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  • ITALIANO: "ERA IN DUBBIO"

    Eppure, la grande serata del Maradona di Bonaventura avrebbe potuto non esistere: a svelarlo è stato Vincenzo Italiano a DAZN.

    "Ha 34 anni, oggi fino all'ultimo era in dubbio. Era candidato a riposare: in questo momento e in una partita come questa non sono riuscito a rinunciare a lui e alla capacità di smarcamento".

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  • UNA STAGIONE (POCO) SORPRENDENTE

    In verità, quando si parla di Bonaventura non si parla mai di una vera e propria sorpresa: nelle ultime stagioni, "Jack" è sempre stato uno dei leader della Fiorentina, al di là dei momenti.

    Con l'arrivo di Vincenzo Italiano, lo scorso anno, il trequartista viola ha messo a segno 7 reti in 49 presenze in tutte le competizioni, con 6 assist totali. Siglando anche un goal in finale di Conference League, poi risultato inutile, contro il West Ham.

    In questa stagione ha già messo a referto 4 reti e 2 assist in 11 match totali: da capitano, tra l'altro, della Fiorentina. Riavvolgendo il nastro "del tempo". Questo, "il curioso caso di Jack Bonaventura".

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