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Bologna Crystal Palace Stoccarda gfxGOAL

Bologna, Crystal Palace, Stoccarda e non solo: il 24/25 è stato la rivincita di piccoli e medi club nelle coppe

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Ristoranti da 100 euro, debiti, Leicester-style, solita solfa. Squadre che vincono la Champions dopo aver speso centinaia di milioni, club in grado di ammazzare tensione e suspence mantenendo i tifosi nella zona comfort della noia e dell'ansia pari a zero. Certo, i tornei riconosciuti come maggiori, ovvero i campionati e le coppe europee, sono stati conquistati dalle squadre che sin dall'estate erano, quasi sempre, in prima fila nei pronostici. Oltre questi, però, c'è stato fortunatamente un ricambio.

Nelle coppe nazionali europee, sono stati i piccoli e medi club ad ottenere la gloria eterna, cambiando la propria storia o affiancandosi alle stagioni del passato. Ssocietà un tempo davanti a tutti sono nuovamente in prima pagina per trofei e medaglie d'oro, continuando nella propria crescita lungi dall'essere completa.

La conquista di Coppa Italia, Coppa di Germania, FA Cup, Coppa d'Olanda, e non solo, non è l'ultimo atto, ma bensì l'inizio. Le vittorie di Bologna, Stoccarda, Crystal Palace, Go Eagles permette a tutte loro di raggiungere la consapevolezza che le grandi del proprio paese possono essere battute, nel breve e lungo periodo: una quantità di soldi spropositata rende tutto più facile, ma le idee unite ad una quantità di milioni comunque sostanziosa può nuovamente essere decisiva per vincere un trofeo.

Dopo anni di dominio unico da parte delle big, il mondo calcistico riporta ad un ruolo da protagonista anche club di media classifica. Lo dicono i dati, lo dicono i trionfi. Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco, Inter.

Tutte partono sempre in prima fila per conquistare la tripletta di trofei, tutte anno dopo anno devono lasciare coppe per strada che le colleghe big assolute non riescono a raccogliere. La concentrazione su una determinata competizione in luogo delle coppe nazionali permette ad altri team di inserirsi, spezzando la routine e la noia.

  • Bologna Coppa Italia Europa LeagueGetty Images

    COPPA ITALIA - BOLOGNA

    C'era un tempo in cui il Bologna era una delle grandi della Serie A. Negli ultimi decenni, però, la squadra rossoblù ha perso quello status, riconquistandolo nell'ultimo biennio.

    Tra investimenti oculati e l'ingaggio di allenatori in grado di giocare un bel calcio non solo utile alla mera salvezza, ha permesso al Bologna di conquistare la qualificazione in Champions League e nel 2024/2025 un trofeo atteso da decenni: la Coppa Italia.

    Supportato anche dagli eventi e dal calendario, il Bologna è riuscito a raggiungere la finale contro il Milan senza dare scampo ad un team rossonero in continuo declino primaverile.

    Sin da quando l'Empoli ha eliminato la Juventus, il tabellone, i tanti impegni delle avversarie e una rincorsa in campionato arrivata dopo la consapevolezza di potersi confermare, sembravano poter permettere al Bologna di vincere la Coppa Italia. Così è stato.

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  • FBL-ENG-FACUP-CRYSTAL PALACE-MAN CITYAFP

    FA CUP - CRYSTAL PALACE

    La coppa più antica del mondo è democratica. Tutti sfidano tutti, nessun grande club ha un vantaggio rispetto alle piccole. In una stagione lunghissima pregna di impegni per le squadre britanniche, è normale che le big poco organizzate e non in grado di avere due squadre in grado di scambiarsi con profitto massimo, cadano al pari delle piccole.

    Il Crystal Palace è stato costante rispetto alle grandissime di Premier finite nel tritacarne nella parte opposta del tabellone, sfruttando ogni occasione per spingersi verso la finale di FA Cup, vinta a Wembley contro il Manchester City.

    Sarebbe riduttivo vedere nella vittoria del Palace un colpo di fortuna dovuto alle sfide in calendario decisamente abbordabile: la FA Cup abbatte chiunque non riesca a tenere alta la concentrazione, basti pensare al Liverpool eliminato dal Plymouth.

    Semplicemente il Palace ha sfruttato l'unità nello spogliatoio, la velocità del suoi intepreti, la tattica di Glasner. Ci ha creduto, punto.

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  • Deniz Undav VfB Stuttgartgetty

    DFB POKAL - STOCCARDA

    Harry Kane ha vinto il suo primo trofeo dopo quindici anni di carriera, ma non la prima coppa. Ci riproverà nel corso nel 2025 dopo essersi sbloccato con il successo in campionato.

    Il Bayern Monaco non vince la DFB Pokal, la coppa nazionale di Germania, dal 2020, lasciando spazio alle rivali big, ma anche a medio e piccole squadre. E così, stavolta, il trofeo è finito nelle mani dello Stoccarda.

    Quasi trent'anni dopo l'ultima volta, lo Stoccarda ha superato un altro club sorprendentende, quell'Arminia Bielefeld che ha appena lasciato la terza serie del sistema calcistico tedesco con la promozione in seconda.

    In semifinale hanno lasciato la coppa Lipsia e Bayer Leverkusen, con la mente al campionato ma allo stesso tempo sorpresi da due squadre più sul pezzo.

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  • Go Ahead EaglesGetty Images

    KNVB BEKER - GO AHEAD EAGLES

    In Olanda tutto può succedere. Almeno nel 2024/2025. La vittoria del PSV al fotofinish ai danni dell'Ajax ha dimostrato nuovamente l'annata atipica e anni luce distante dall'avere certezze assolute, quelle che prima dell'annata sembravano intoccabili ed immutabili.

    Nell'ultimo decennio la Coppa dei Paesi Bassi, la KNVB beker, è andata alle solite note: PSV, Feyenoord e Ajax. Stavolta, però, i Go Ahead Eagles sono stati capaci di vincere il trofeo per la prima volta, riportando alla mente i fasti di un secolo fa (quattro Eredivisie conquistate tra gli anni '10 e '30).

    Capace di battere il PSV a Eindhoven nella semifinale di febbraio, il team della città di Deventer ha superato anche una squadra sulla carta più ostica ed esperta come l'AZ. Il giocatore da tenere d'occhio? Oliver Antman, senza dubbio: per il finlandese parlano i 17 assist stagionali.

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  • Aberdeen coppaGetty Images

    DALLA SCOZIA ALLA REPUBBLICA CECA

    Se in Francia e Spagna non ci sono state sorprese in virtù del successo di PSG e Real Madrid nella coppa nazionale (ma il Reims ha comunque raggiunto la finale), nel resto d'Europa le favorite sono cadute una dopo l'altra dimostrando ad ogni latitudine come la voglia delle piccole di brillare e vincere è stata superiore alla ricchezza delle solite note.

    In Repubblica Ceca ha trionfato il Sigma Olomouc sesto in campionato, in Scozia ha sollevato il trofeo l'Aberdeen. Nè Sparta Praga nè Slavia, nè Celtic o Rangers.

    Sulla stessa scia sono state sorprendenti anche il Wolfsberger in Austria o il Fredrikstad in Norvegia, segno di come la rivoluzione abbia combattenti in tutta Europa. Il tempo delle grandi è finito? No, ma ora dovranno fare i conti con la realtà: i soldi non basteranno più, serve concentrazione, adattamento e consapevolezza che le piccole non son più così piccole.

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