Ristoranti da 100 euro, debiti, Leicester-style, solita solfa. Squadre che vincono la Champions dopo aver speso centinaia di milioni, club in grado di ammazzare tensione e suspence mantenendo i tifosi nella zona comfort della noia e dell'ansia pari a zero. Certo, i tornei riconosciuti come maggiori, ovvero i campionati e le coppe europee, sono stati conquistati dalle squadre che sin dall'estate erano, quasi sempre, in prima fila nei pronostici. Oltre questi, però, c'è stato fortunatamente un ricambio.
Nelle coppe nazionali europee, sono stati i piccoli e medi club ad ottenere la gloria eterna, cambiando la propria storia o affiancandosi alle stagioni del passato. Ssocietà un tempo davanti a tutti sono nuovamente in prima pagina per trofei e medaglie d'oro, continuando nella propria crescita lungi dall'essere completa.
La conquista di Coppa Italia, Coppa di Germania, FA Cup, Coppa d'Olanda, e non solo, non è l'ultimo atto, ma bensì l'inizio. Le vittorie di Bologna, Stoccarda, Crystal Palace, Go Eagles permette a tutte loro di raggiungere la consapevolezza che le grandi del proprio paese possono essere battute, nel breve e lungo periodo: una quantità di soldi spropositata rende tutto più facile, ma le idee unite ad una quantità di milioni comunque sostanziosa può nuovamente essere decisiva per vincere un trofeo.
Dopo anni di dominio unico da parte delle big, il mondo calcistico riporta ad un ruolo da protagonista anche club di media classifica. Lo dicono i dati, lo dicono i trionfi. Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco, Inter.
Tutte partono sempre in prima fila per conquistare la tripletta di trofei, tutte anno dopo anno devono lasciare coppe per strada che le colleghe big assolute non riescono a raccogliere. La concentrazione su una determinata competizione in luogo delle coppe nazionali permette ad altri team di inserirsi, spezzando la routine e la noia.





