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Beukema Salah Van Dijk GFXGetty/GOAL

Beukema a GOAL: "Bologna nel destino, in Champions possiamo andare avanti"

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Una delle certezze del Bologna capace di centrare l'approdo in Champions, è senza dubbio Sam Beukema.

Il 25enne difensore olandese è uno dei leader del reparto rossoblù, approdato in Emilia nell'estate del 2023 e diventato l'ennesima scommessa vinta dalla società di Joey Saputo.

Beukema, in esclusiva a GOAL, ha ripercorso le tappe che lo hanno portato a vestire la maglia del Bologna e la strepitosa scorsa stagione coronata dalla qualificazione all'Europa dei grandi, mostrandosi ambizioso in vista del percorso continentale appena intrapreso dai felsinei e confidando inoltre di apprezzare un campionato top come quello inglese.

Ma non solo, perché l'oranje ha detto la sua anche sugli ex compagni Calafiori e Zirkzee e strizzato l'occhio alla storica notte di Anfield, che stasera vedrà la squadra di Vincenzo Italiano sfidare il Liverpool. Proprio riguardo il nuovo tecnico, Beukema ha tracciato un parallelismo col timoniere della favola rossoblù oggi sulla panchina della Juve: Thiago Motta.

  • "QUI SONO FELICE"

    "Qui sono davvero felice qui. Ovviamente, sono stato fortunato che la scorsa stagione sia andato tutto bene e tutto sia stato super positivo. Ma non si è trattato solo di vincere grandi partite o qualificarsi per la Champions League, fin da quando sono arrivato mi è sembrata un'avventura nuova ed emozionante in un Paese diverso. Ho sempre desiderato giocare in Italia perché mia madre ha vissuto per 10 anni a Riccione, quindi parla molto bene l'italiano. Ma non me l'ha mai insegnato (ride, ndr), quindi ho dovuto impararlo da solo".

    "Dopo un anno, ora lo parlo abbastanza bene. L'ho imparato perché avevamo un'insegnante di italiano qui nel club, ma ho anche preso delle lezioni private a casa".

    "Quando ero giovane andavo sempre a Riccione in vacanza, quindi ho sempre avuto un legame con l'Italia e questa regione. Non ero mai stato a Bologna, ma quando sono arrivato l'anno scorso ho pensato che fosse una bella città. La gente è così gentile. Quando ti fermano per strada per scattare una foto non è per niente fastidioso, perché sono amichevoli e rispettosi. Penso che questa sia una cosa un po' diversa dai Paesi Bassi. E poi cibo, il clima...! Penso che sia un posto davvero fantastico per giocare a calcio".

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  • "IL BOLOGNA ERA NEL MIO DESTINO"

    "Il Bologna è stato molto interessato a me fin dall'inizio. Anni fa ho vissuto una stagione molto buona nel mio primo club, i Go Ahead Eagles - credo di aver segnato otto o nove goal - e ho scelto di trasferirmi all'AZ. Ma anche il Bologna era interessato. Ho detto di no, preferivo restare ancora nei Paesi Bassi perché ciò significava anche giocare nella Conference League con l'AZ".

    "Quando il Bologna l'anno scorso mi ha chiamato di nuovo hanno dovuto pagare di più per ingaggiarmi, hanno finto di essere arrabbiati con me e scherzando hanno detto: 'Saresti dovuto venire tre anni fa!'. E' stato divertente, forse era semplicemente destino".

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  • LA CHAMPIONS E IL RETROSCENA SU THIAGO MOTTA

    "Non avrei mai potuto immaginare che sarebbe andata così bene. Quando ho incontrato per la prima volta il ds Marco Di Vaio, mi ha detto: 'Abbiamo un progetto. Vogliamo lavorare con giovani talenti, ragazzi come te che sperano di fare un passo avanti e portare il Bologna a un altro livello, in modo tale che tra qualche anno possiamo qualificarci per la Conference League'. Ma poi siamo finiti in Champions!".

    "Il nostro modo di pensare l'anno scorso era partita per partita, ma quando abbiamo iniziato a battere le altre squadre vicine alla vetta della classifica, come Roma, Lazio e Atalanta, abbiamo iniziato a sentire che se fossimo stati completamente concentrati, avremmo potuto sconfiggere chiunque. Non è stata una partita in particolare in cui ho sentito che potevamo arrivare in Champions, è stata più quella serie di vittorie. Abbiamo iniziato a sentirci imbattibili, ma sapevamo che dovevamo rimanere con i piedi per terra e costanti".

    "Ricordo che Thiago Motta continuava a dire 'Partita per partita, ragazzi'. Ma poche settimane prima della fine della stagione lo ha detto pubblicamente in una conferenza stampa: 'Il nostro obiettivo ora è la Champions League.' Ce l'aveva chiesto in anticipo. Un giorno, prima dell'allenamento, ci ha detto, 'Come vi sentite? Perché se volete che lo dica, lo dirò. 'E noi: 'Sì, ora è il momento. Siamo pronti a lottare per la Champions'. Penso che farlo appena prima della fine della stagione sia stata la scelta più giusta, perché se lo avesse fatto prima avrebbe creato ulteriore pressione o aspettative irrealistiche".

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  • Sam Beukema Bologna Lecce Serie AGetty

    "MAGICO E INDIMENTICABILE QUALIFICARCI"

    "Abbiamo guardato tutti insieme la partita Atalanta-Roma, perché sapevamo che se la Roma avesse perso ci saremmo assicurati un posto in Champions League. Siamo stati un gruppo così unito per tutta la stagione. Ogni volta che cenavamo, venivano tutti. Ovviamente ci sono sempre gruppi e amici più stretti in ogni squadra, ma eravamo tutti molto uniti. Quindi, quando l'Atalanta ha vinto quella partita, eravamo tutti insieme a festeggiare. È stato davvero speciale, assolutamente indimenticabile".

    "Dopo Bologna-Juve c'erano circa 30-40 mila persone nel centro della città. Siamo arrivati su questo autobus ed è stata un'esperienza incredibile. Ho ancora la pelle d'oca solo a pensarci. Abbiamo fatto qualcosa che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Non lo dimenticherò mai. Non riesco nemmeno a immaginare se vincessimo il campionato o qualcosa del genere, sarebbe pazzesco! Ma qualificarsi per la Coppa dei Campioni per la prima volta in circa 60 anni, è stato semplicemente magico".

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  • "POSSIAMO SUPERARE IL GIRONE"

    "Penso che il format sia interessante, era il momento di provare qualcosa di nuovo. Ho fatto una videochiamata con Lewis Ferguson e Dan Ndoye durante il sorteggio e ne abbiamo parlato un po'. Abbiamo pensato: 'Ok, sarà difficile. Dobbiamo giocare contro delle buone squadre, ma poteva andare peggio'. Voglio dire, non è che dobbiamo giocare solo contro il Real Madrid, il Paris Saint-Germain o il Barcellona. Certo, abbiamo il Dortmund, il Liverpool in trasferta e l'Aston Villa in trasferta, ma faremo del nostro meglio e in primis ci divertiremo. Naturalmente, alla fine, vogliamo passare il turno e penso che possiamo farcela".

  • "GIOCARE AD ANFIELD SARÀ FANTASTICO"

    "Quando abbiamo pescato il Liverpool ad Anfield, abbiamo pensato tutti, 'Sarà fantastico!'. Ci sono già stato una volta da bambino con Tijjani Reijnders, quando giocavamo insieme nelle giovanili del Twente. Sentire "You'll Never Walk Alone" prima della partita è stato impressionante e l'atmosfera è stata incredibile fino alla fine. È stata una grande esperienza, quindi andarci ora con il Bologna sarà magico in ogni caso, ma speriamo e crediamo di poter fare bene".

    "Salah? Non so ancora come lo fermeremo! Ma il problema è che non è solo lui! Ci sono anche Gakpo, Luis Diaz, Diogo Jota, Darwin Nunez, Federico Chiesa. Hanno iniziato molto bene con un allenatore che conosco abbastanza (Slot, ndr) perché ha fatto bene in Eredivisie, quindi sarà davvero dura, ma non vediamo l'ora. La scorsa stagione contro le squadre migliori abbiamo giocato delle belle partite".

    "L'incrocio con Van Dijk? Ho un grande rispetto per lui perché penso che sia il miglior difensore nella storia dei Paesi Bassi. Non perde quasi mai una partita in casa con il Liverpool. È un difensore centrale di livello e un giorno spero di poter giocare con lui, o anche solo allenarmi insieme, così che possa darmi qualche consiglio per aiutarmi a migliorare. Perché in questo momento è il migliore. Non puoi fare a meno di ammirarlo".

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  • "LA NAZIONALE OBIETTIVO REALISTICO"

    "La Nazionale è sempre stata un sogno, ma ora che gioco in Champions League con il Bologna mi sembra un obiettivo più realistico e legittimo. Ovviamente abbiamo molti buoni difensori, quindi c'è molta concorrenza, ma questo percorso in Champions può aiutarmi, poiché offre più opportunità per catturare l'attenzione del ct".

  • BEUKEMA SU CALAFIORI E ZIRKZEE

    "Non sento una grande differenza di responsabilità rispetto a quando c'era Calafiori, perché così come adesso parlavo molto anche nella scorsa stagione. All'inizio giocavo spesso con Jhon Lucumì e poi è arrivato Riccardo, ma il mio ruolo e il mio modo di giocare non sono cambiati molto".

    "Con Calafiori parlo ancora, lo seguo e guardo quante più sue partite possibili. Sono contento stia facendo bene e non mi sorprende, ha talento e ha meritato il trasferimento".

    "Zirkzee per me è il miglior attaccante che abbiamo nei Paesi Bassi in questo momento, quindi ho sempre pensato che prima o poi sarebbe arrivato in Nazionale. Forse ho più concorrenza nel mio ruolo di quanta ne abbia lui nel suo, quindi potrebbe essere più difficile per me. Ma merita tutto quello che gli è capitato, perché ha dovuto dimostrare di essere il migliore e sono orgoglioso di lui. Vorrei seguire le sue orme e un giorno unirmi a Josh nell'Olanda".

    "La scorsa stagione la gente mi chiedeva costantemente: 'Chi è il miglior attaccante della Serie A?' E io rispondevo sempre: 'Gioco contro di lui in allenamento ogni giorno, è Joshua!'. Abbiamo vissuto tante battaglie. Mi piace pensare di avergli reso la vita difficile, perché lui ha decisamente reso la vita difficile a me! È imprevedibile perché la sua tecnica è enorme. È anche un ottimo finalizzatore ed è molto veloce nei primi metri. Ha davvero tutto ciò che serve per essere un attaccante di alto livello, ma sono la sua tecnica e la sua forza a dargli vantaggio, perché è difficile togliergli la palla. È forte e anche un ottimo amico. Non ho dubbio che al Manchester United farà bene".

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  • IL CONFRONTO TRA ITALIANO E MOTTA

    "Tra i due ci sono delle somiglianze ma anche delle differenze. Thiago Motta durante gli allenamenti parla un po' meno lasciandoci perlopiù allenare, mister Italiano invece dialoga maggiormente e lo fa a livello individuale".

    "Motta voleva che costruissimo sempre dal basso e sebbene anche Italiano lo voglia, a volte ci dice di essere più diretti. Si aspetta molto da noi e se qualcosa non va bene lo sentiamo subito, ma è positivo perché così sappiamo su cosa dobbiamo lavorare per competere al massimo livello. Alla Fiorentina ha svolto un buon lavoro, in particolare in Europa".

  • BeukemaGetty

    "TRA I 10 E I 15 ANNI ERO UN CENTROCAMPISTA"

    "Tra i 10 e i 15 anni ero un centrocampista non molto offensivo, più un 8 o un 6. Ma poi sono cresciuto e sono diventato più alto, quindi abbiamo deciso che avrebbe avuto più senso se avessi giocato più indietro e ha funzionato. Mi piace giocare in difesa, penso che la posizione sia perfetta per me e si adatti alle mie qualità e alla mia personalità, perché parlo sempre con chi agisce accanto a me".

    "L'anno scorso ho giocato spesso a centrocampo durante le partite perché Thiago Motta voleva che a volte salissi ed è un po' come in questa stagione, dato che mister Italiano vuole che quando necessario mi sposti in mediana".

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  • "UN GIORNO MI PIACEREBBE GIOCARE IN INGHILTERRA"

    "Ho sempre detto che un giorno mi piacerebbe giocare in Inghilterra, perché penso che sia il campionato migliore d'Europa col livello più alto. Ma anche la Serie A è fantastica. Il campionato è difficile e ogni settimana c'è una partita importante, perché tutte possono vincere. Se ci sarà la possibilità di andare in Premier League in futuro ovviamente ci penserò, ma in questo momento qui mi sto divertendo molto".

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