Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Andrea BarzagliGetty

Barzagli ammette: "Bella l'esperienza con Sarri ma non ci stavo con la testa, Lippi con me ha commesso un errore"

Pubblicità

La carriera da calciatore di Andrea Barzagli si è chiusa al termine della stagione 2018/19, quando il difensore toscano ha deciso di appendere ufficialmente le scarpette al chiodo.

Chiusa la sua avventura sul rettangolo verde, Barzagli era entrato a far parte dello staff tecnico di Maurizio Sarri all'imbocco della stagione 2019/20, ovvero l'unica del tecnico sulla panchina della Juventus, ma quell'avventura si è chiusa dopo una manciata di mesi.

Nel corso di un'intervista a Fanpage, l'ex difensore ha parlato anche degli allenatori con cui ha avuto modo di lavorare in carriera.

  • L'ESPERIENZA NELLO STAFF DI SARRI

    "Quella con Sarri è stata un’esperienza interessante che mi ha fatto capire il mondo dall’altra parte anche se era un momento della mia vita nel quale dovevo staccare completamente, non ci stavo con la testa. Ho scelto di non continuare per queste mie indecisioni personali. Poi ci sono altre cose, sulle quali non torno su, che mi hanno fatto capire come è diverso il mondo oltre a fare il calciatore".

  • Pubblicità
  • COSA FA OGGI BARZAGLI

    "Insieme ad altri due soci, uno è Marco Materazzi, abbiamo aperto una Academy di padel a Perugia, è un centro davvero molto bello. Ci sono 30-40 ragazzi che si stanno allenando. E ora faccio prevalentemente il papà tassista. Sto dietro ai miei figli, cosa che ho fatto poco quando giocavo e poi mi dedico alle mie attività di business. Ho un’attività vitivinicola in Sicilia, una volta al mese sono giù. Se ho mai pensato di allenare? Ho preso il patentino, poi per una sorta di non so cosa, non ho mai fatto il passo, non mi sono mai lanciato. È un’esperienza che vorrei provare e non so bene se ne sia capace o meno, per questo vorrei provare".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • CON CONTE ALLA JUVE E IN NAZIONALE

    "Gli allenamenti di Conte molto duri. Anche come sforzo mentale. Ci sono stati allenamenti intensi, lui è un tecnico con varie caratteristiche, ma la sua dote principale è quella di essere un “miglioratore” di giocatori. Lui riusciva a darti quel qualcosa in più in una squadra che era una spugna in quel momento e lui era l’uomo perfetto. Oltre a questo grande carisma è un allenatore molto attento e meticoloso che ti fa crescere anche a livello di posizione. Secondo me lui quando ha una squadra nuova con giocatori che hanno voglia di migliorarsi e vogliono stargli dietro è veramente uno dei più forti perché ti dà sempre nuovi spunti.

    "La BBC? A noi tre ha portato la marcatura preventiva, ma nessuno ci aveva mai detto di marcare davanti al nostro attaccante perché avevamo anche copertura dietro, ha sempre avuto questa innovazione. Le mie lacrime a Euro 2016 dopo l’eliminazione ai quarti con la Germania? Le mie lacrime le ho riviste, poi dopo non l’ho più fatto altrimenti piango di nuovo. Erano dovute al momento di grande responsabilità che avevamo come blocco Juve. Abbiamo fatto il massimo ed è finita come è finita".

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • L'AMMISSIONE DI LIPPI

    "Non voleva che andassi al Wolfsburg. Mi disse che non era d’accordo della mia scelta e che non mi avrebbe preso in considerazione nonostante fossi andato in Bundesliga. Ricordo che non mi convocò mai. Più tardi negli anni mi disse di aver sbagliato, vide che forse in quel momento un ragazzo di 26 anni era andato in Germania per soldi ed effettivamente è stato anche per quello".

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • GLI ANNI CON ALLEGRI

    "È stato intelligentissimo a portarsi dietro una squadra di giocatori che per tre anni è stata allenata da Conte con fondamenta forti, con caratteristiche e modo di giocare coeso e lui è stato bravo a non stravolgere tutto, ma a cambiare piano piano, ad aprire un po’ di più la mente e rispetto ad Antonio ha dato un po’ più di libertà. Cosa è accaduto nella finale di Champions a Cardiff nel 2017? Non è successo niente, non poteva succedere, anche perché sono uscite talmente tante sciocchezze che era impossibile fossero vere".

0