L'immagine chiave di Atalanta-Fiorentina è un'azione frenetica a centrocampo, al 52', conclusa con tre palle perse in meno di dieci secondi: due dai nerazzurri, una dai viola. E' questa la cifra tecnica di una partita che non ha praticamente mai riservato emozioni.
Le poche degne di nota arrivano nella ripresa e dai piedi di Luis Muriel, che va via sulla linea di fondo e serve un pallone tagliato in area dove c'è Ademola Lookman che da due passi insacca per l'1-0 al 59'.
Importante la prestazione del colombiano, al rientro in campo da titolare e preferito a Hojlund: segnali chiari di una Dea che, con tutti i suoi effettivi, può dire la sua con costanza.
E sempre sulla base di quella costanza appena citata raggiunge il Napoli in vetta alla classifica: per la Fiorentina ritorno alla sconfitta e ai fantasmi del recente passato. La formazione di Italiano non gira, quella di Gasperini sì, tra l'altro con la miglior partenza in Serie A di sempre, nella sua storia. Al di là della cifra tecnica del match, bassa: sta tutta qui la differenza.




