Nel corso dei cinque anni che Allegri e Dybala hanno trascorso insieme a Torino, il rapporto tra i due è sempre stato molto positivo, intriso di quella stima reciproca che non è mai venuta meno nemmeno nei momenti apparentemente più complicati.
Allegri ha sempre considerato Dybala un calciatore di caratura tecnica sopra la media, nonché un perno centrale all'interno del progetto tecnico che il tecnico toscano ha saputo sviluppare nei suoi anni a Torino. Una stima rimasta immutata nel corso degli anni, come sottolineato dallo stesso Allegri nella conferenza alla vigilia di Milan-Roma: "Le sue qualità tecniche non le scopriamo ora. A Torino è arrivato a 21 anni, sa veramente giocare a calcio e quando tira difficilmente sbaglia".
Anche Dybala, dal canto suo, non ha mai nascosto stima nei confronti di Allegri nonostante qualche fisiologica visione differente lungo il percorso. Da parte della Joya, infatti, c'è sempre stata grande riconoscenza, come confermato in una recente intervista a Tuttosport:
"Essere allenato da lui è stato fondamentale nella mia carriera in due momenti diversi. Quando sono arrivato alla Juventus dal Palermo ero molto giovane ed sono entrato in una squadra con giocatori straordinari come Buffon, Chiellini, e tanti altri campioni come Tevez, Higuain e poi Cristiano Ronaldo. Ero giovane ma maturai rapidamente e ho imparato molto da Allegri e dai miei compagni. Erano anni bellissimi, in cui abbiamo vinto molto. La seconda volta ero più maturo e abbiamo lavorato in modo diverso, ma sempre con quel valore aggiunto che Allegri porta con sé: voler sempre vincere e lavorare per la vittoria".