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Allegri presenta Genoa-Juve: "Kean si deve fermare per 3-4 settimane"

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Massimiliano Allegri ha parlato alla vigilia del match che vedrà la Juventus impegnata allo Stadio Ferraris di Genova contro il Genoa.

I bianconeri, impegnati per la terza volta di venerdì, vanno alla caccia del terzo successo consecutivo dopo quelli ottenuti contro Monza e Napoli.

Di seguito tutte le dichiarazioni del tecnico bianconero:

  • ATTEGGIAMENTO

    "Bisogna essere coscienti di che partita sarà. Il Genoa in casa ha numeri importanti, è aggressivo e gioca buon calcio. Troveremo anche tre ragazzi che giocavano con noi: Dragusin, Vogliacco e De Winter".

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  • RABIOT E WEAH OK, KEAN FUORI UN MESE

    "Rabiot sta bene. Abbiamo deciso di fermare Kean, si stava trascinando da tanto tempo un problema alla tibia... Lui è stato bravo nell'allenarsi e nel soffrire per essere a disposizione, ma è arrivato il momento di fermarlo 3-4 settimaneper risolvere il problema. Gli altri sono tutti a disposizione, a eccezione di De Sciglio che si riaggregherà dal prossimo anno. Weah torna a disposizione".

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  • IL FUTURO DI CHIELLINI E BONUCCI

    "Giorgio ha fatto una carriera straordinaria e ora deve programmare il suo futuro, perché quando si smette di giocare inizia una nuova vita. Dovrà iniziare un nuovo percorso ripartendo da zero, ma lui ha tutte le caratteristiche per ricoprire diversi ruoli. Bonucci allenatore? So che vuole intraprendere questo percorso e gli auguro il meglio".

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  • INTER FAVORITA

    "Sappiamo che l'Inter è la favorita, è una squadra che è stata costruita per vincere il campionato. L'ha detto anche il presidente Zhang alla cena di Natale che l'obiettivo è la seconda stella. Noi dobbiamo lavorare per migliorarci senza accontentarci. Il campionato è un percorso da gestire con equilibrio".

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  • IL RISULTATO PERFETTO

    "Il risultato perfetto sarebbe 3-0 così si soffre di meno, poi va bene anche 1-0".

  • LA VECCHIA GUARDIA

    "Il fatto che Ancelotti mi abbia messo insieme a lui e Mourinho è un onore. Ci sono tanti allenatori giovani bravi che devono per forza fare carriera, noi cerchiamo di difenderci bene indipendentemente da come si interpreta il proprio lavoro. Ho sempre sentito dire da quelli che hanno più esperienza che non c'è un metodo vincente, nessuno può avere la verità sul calcio perché ci sono troppe variabili".

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