"Uno di noi", l'accoglienza e la standing ovation: il ritorno di Tonali a San Siro

Dopo aver fatto il suo ingresso in campo, come si diceva, San Siro si è subito rivolto al suo ex centrocampista, tributandogli un coro in particolare.

"Uno di noi, Tonali uno di noi".

Con espressione commossa, lo stesso Tonali ha ringraziato i suoi ex tifosi, prima di riprendere il riscaldamento.

C'è da citare anche la scelta di Eddie Howe di schierarlo dal primo minuto, al di là dei problemucci fisici sofferti nel corso della settimana che ha accompagnato l'avvicinamento al match di Champions League.

Ed è una decisione forte che si traduce nell'ingresso in campo dello stesso Sandro Tonali: testa alta, sguardo alle coreografie della tifoseria del Milan.

Un filo di emozione: che ci sta, assolutamente. E poi via, inizia la sfida tra i rossoneri e il Newcastle.

Poi, come detto, c'è il campo: ecco, la prestazione di Sandro Tonali, in termini numerici, non è straordinaria, anzi. Prova a essere presente in tutte le azioni, questo sì, ma gioca solo 20 palloni in totale (meno di tutti gli altri).

In più, forse per emozione o per nervosismo, interviene spesso in ritardo, commettendo 4 falli complessivi (più di tutti gli altri titolari).

Nello 0-0, insomma, non spicca: c'è da dire, comunque, che il Newcastle a San Siro non brilla. Ecco, lui non riesce a risaltare.

A colpire, comunque, anche l'uscita dal campo di Tonali: sostituito al 72' per far posto a Anderson, anche per via di una condizione fisica non perfetta, ha ricevuto un altro saluto da parte di San Siro.

Anzi, di più: una vera e propria standing ovation. "Non posso nascondere la mia passione per il Milan, non l'ho mai fatto. Sarebbe brutto e inutile, per me stesso e i tifosi del Milan, nascondermi", spiegherà a Sky Sport al triplice fischio. Un segnale forte, fortissimo, che chiude la serata di un simbolo del Milan, ritornato "a casa" per la prima volta da avversario.