Questo risultato è ancora più impressionante se si considerano i numerosi ostacoli che Glasner ha dovuto superare nel corso del suo mandato di circa un anno e mezzo alla guida della squadra londinese. Quando l'austriaco ha assunto la guida del Palace nel febbraio 2024, la squadra rischiava di retrocedere in seconda divisione. Alla fine, il 51enne ha guidato il gruppo alla salvezza con 24 punti in 13 partite. Nella stagione appena trascorsa, la squadra ha continuato la sua serie positiva, chiudendo il campionato con 49 punti e il secondo piazzamento di sempre nella top ten. Ciliegina sulla torta, è arrivata la vittoria della FA Cup in una partita combattuta a Wembley contro il Manchester City, il primo grande titolo nella storia del club.
Oltre alle sfide sportive, in questo periodo Glasner ha dovuto affrontare anche tutta una serie di battute d'arresto sul fronte del personale: Michael Olise ha lasciato il club dopo un ottimo girone di ritorno nel 2023/24 per 53 milioni di euro, passando al Bayern Monaco, mentre la scorsa estate Eberechi Eze ha seguito le orme del francese: l'Arsenal ha acquistato il 27enne inglese per quasi 70 milioni di euro.
Dall'altra parte, a differenza dei suddetti colossi di Liverpool, Manchester e Londra, non sono stati effettuati grandi investimenti. Mentre nella finestra di mercato appena conclusa il Liverpool, il Manchester United, il City, il Chelsea e l'Arsenal hanno speso complessivamente più di 1,5 miliardi di euro per nuovi giocatori, con un deficit di oltre 850 milioni di euro, il Palace ha generato un surplus di oltre 30 milioni di euro dall'estate 2024.
In questo periodo, solo sei club delle prime quattro leghe inglesi, Aston Villa, Middlesbrough, Norwich, Hull, Bournemouth e Brentford, hanno incassato più soldi dalla vendita di giocatori. Nella lista degli acquisti di Glasner non si trovano grandi nomi: il nuovo acquisto più costoso prima di questa stagione è stato l'attaccante Yeremy Pino, prelevato dal Villarreal per 30 milioni di euro.