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Roma senza Dybala

Roma, senza Dybala si può ancora sognare? Le prospettive giallorosse nella corsa Champions

Paulo Dybala ha salutato il campo per questa stagione, ma la Roma non ha rallentato. Sette vittorie di fila, una difesa solida e un Artem Dovbyk sempre più decisivo tengono vivo il sogno Champions. Ora serve continuità e Claudio Ranieri punta sul gruppo per restare agganciato all’Europa. Ecco l’analisi del momento giallorosso – e cosa può succedere da qui in avanti.

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Artem Dovbyk segna in qualsiasi momento Roma-Juventus

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La Roma non rallenta nonostante l'assenza di Dybala

Il 16 marzo, durante Roma-Cagliari, Paulo Dybala si è fermato per un infortunio muscolare alla coscia sinistra. Gli esami hanno confermato la diagnosi: lesione del semitendinoso e operazione obbligata – stagione finita con due mesi d’anticipo.

Una tegola pesante, che però non ha cambiato la rotta della squadra. Nel 2025, la Roma non ha mai perso in campionato. Da fine dicembre, ha infilato 14 risultati utili consecutivi: undici vittorie e tre pareggi. Nelle ultime dieci giornate, il bottino è di 28 punti: nessuno ha fatto meglio in Serie A.

La corsa Champions si allarga

Oggi i Giallorossi sono sesti, ma con appena quattro punti di distanza dal Bologna, che occupa il quarto posto. La zona Champions è lì, a portata. E la Roma è in piena corsa, anche senza il suo uomo più talentuoso.

C’è poi un altro scenario da tenere d’occhio: se l’Italia dovesse chiudere almeno al secondo posto nel ranking UEFA stagionale per Federazioni, i posti in Champions diventerebbero cinque. In uno scenario di questo tipo potrebbe aprirsi addirittura lo spazio per un sesto posto.

Se la Lazio dovesse vincere l’Europa League, strapperebbe un pass per la prossima Champions come vincitrice, liberando un altro slot per la Serie A. Se dovesse arrivare il secondo posto italiano nel ranking UEFA e una vittoria della Lazio in Europa League, per la Roma, l’attuale posizione a fine stagione potrebbe diventare d’oro. Al momento, le due romane sono appaiate a 52 punti, tre dietro la Juventus. Va comunque detto che questo scenario è decisamente complicato e quasi sicuramente saranno solamente i primi quattro posti a valere il piazzamento che porta alla Champions.

Lecce-Roma, la prova del nove

Il 29 marzo la Roma è scesa in campo a Lecce. Claudio Ranieri ha confermato il 3-4-2-1, con Lorenzo Pellegrini e Matias Soulé sulla trequarti, e Dovbyk punta. I Giallorossi hanno gestito il possesso, difeso con ordine e colpito al momento giusto.

All’80°, su assist di Bryan Cristante, l’ucraino ha firmato l’1-0: l’undicesimo centro stagionale, il sesto nel 2025. Quindi anche senza Dybala, la Roma sa vincere partite complicate. La prestazione è stata equilibrata: possesso al 55%, 16 tiri totali, sei nello specchio. E soprattutto, un’altra porta inviolata – il settimo clean sheet in Serie A da inizio anno.

Cosa perde la Roma senza Dybala

Dybala ha chiuso la sua terza stagione alla Roma con 24 presenze in campionato – 16 da titolare – sei gol e tre assist. Ma il suo valore andava ben oltre le cifre. Era lui a far salire la squadra, a costringere gli avversari al raddoppio, a sbloccare le partite quando si facevano “sporche”.

Quando si è fermato, aveva già subìto 60 falli. E non in zone qualsiasi, ma spesso in quelle dove può nascere qualcosa di pericoloso. Le sue giocate portavano punizioni, angoli, occasioni. Insomma, si tratta di un’assenza pesante. Ranieri però non è rimasto a guardare. Pellegrini si è preso più responsabilità, Cristante ha aumentato i giri, e davanti Dovbyk si è conquistato la scena.

Come cambiano le prospettive giallorosse

Nel match di Lecce, dopo le sfide a Empoli e contro il Como, la Roma ha centrato il terzo 1-0 consecutivo. È stata una conferma: partite chiuse, pochi gol, massima concretezza. Dal 1° gennaio, la media gol segnati è di 1,75 a partita, mentre quella dei gol subiti è scesa a 0,50. Il clean sheet è tornato a essere un’opzione concreta: sei nelle ultime sette uscite di campionato le volte in cui la Roma è uscita imbattuta.

Per chi guarda anche in chiave scommesse, i dati suggeriscono una tendenza nelle partite giallorosse, quella di terminare sempre in under 2,5. All’Olimpico, dopo il derby del 5 gennaio contro la Lazio, la Roma ha affrontato solo squadre della parte bassa della classifica – senza mai perdere punti. Fuori casa, invece, sono arrivati pareggi contro Milan, Bologna e Napoli.

Le quote per la sfida di Lecce riflettevano questo equilibrio: Roma leggermente favorita, ma i tre punti nel Salento non erano affatto scontati. Non solo per l’assenza di Dybala – anche contro avversarie meno blasonate, la Roma non dilaga. Ma alla fine, i punti li porta quasi sempre a casa.

Dovbyk fa la differenza, Pellegrini si prende la scena

Contro il Lecce ha deciso ancora lui. Dovbyk ha firmato il suo undicesimo centro stagionale. In assenza di Dybala, il centravanti ucraino è diventato l’uomo da seguire.

Nel 2025 ha segnato sei gol, tutti pesanti. Prima di quella in Salento, aveva deciso le sfide contro Verona, Como e Cagliari. Ma non solo: era già andato a segno nei pareggi contro Genoa, Monza e Bologna. In totale, ha portato alla Roma 15 punti – quasi il 30% del totale.

Il suo fiuto sotto porta, unito alla fisicità, lo rende un’opzione interessante nel mercato marcatori. Le quote per una rete in qualsiasi momento nel big match contro la Juventus di domenica alle 20.45 oscillano tra 2.75 e 3.25.

Lorenzo Pellegrini, invece, ha cambiato marcia. Con più libertà tra le linee, ha aumentato i tocchi, il pressing, la personalità. La Roma senza Dybala è meno brillante, ma più compatta. E, soprattutto, più squadra.

Obiettivo Europa: tutto è ancora possibile

Dopo l’eliminazione dall’Europa League, alla Roma resta un solo vero obiettivo: chiudere tra le prime quattro e staccare il pass per la prossima Champions. Al momento, i Giallorossi sono sesti, a quattro punti dal Bologna. Il settimo posto, invece, garantirebbe almeno la Conference.

Il calendario non fa sconti. Dopo la Juve, ci sarà il Derby in casa della Lazio. E poi, l’11 maggio, lo scontro diretto a Bergamo contro l’Atalanta, oggi terza a +6 sulla Roma.

Partite che valgono doppio, ma con questa forma la squadra può giocarsela contro chiunque. Con o senza Dybala, la Roma è compatta, solida, concreta. E ha ancora tutto per restare in corsa fino all’ultima curva.