L'errore dal dischetto di Niang in Roma-Milan ha portato nuovamente alla ribalta il tema dei rigoristi, specie sempre più in via d'estinzione. Tanti infatti i campioni che dagli undici metri hanno fallito. Spesso anche in partite decisive, basti pensare in tal senso a Roby Baggio nella finale di USA '94.
Uno dei più precisi invece era Beppe Signori, ex bomber della Lazio che in Serie A può vantare una media realizzativa su calcio di rigore inferiore solo a quella di Maradona (88,2% e Boninsegna (85,3%) con un ottimo 84,6%:
Tabella infortunati, squalificati e diffidati di A"Bei ricordi, ma ora mi dedico al mio ristorante a Bologna: tortellini e tagliatelle, un’arte come tirare i rigori", ricorda Signori intervistato da 'Libero'.
Che poi difende Montella: "Niang è il rigorista designato in assenza di Bacca, quindi è giusto che tiri lui, soprattutto dopo un errore. Non conta chi se li guadagna, ci deve essere una gerarchia da rispettare, altrimenti si fa confusione. Il discorso cambia quando è il giocatore incaricato a non volerlo tirare".
Quindi Signori spiega: "Non c’è un modo giusto o sbagliato per tirare i rigori. Ma la vera differenza rispetto al passato è che i portieri sono più preparati, sanno tutto dei rigoristi. I tiratori potrebbero diversificare sempre la modalità di tiro. Il problema però è che il rigorista dovrebbe allenarsi sugli infiniti modi per calciare".
L'ex bomber della Lazio boccia il metodo Balotelli, un tempo quasi infallibile: "Quella di rallentare durante la rincorsa è una tecnica rischiosa. Io tiravo da fermo perché nei rigori non serve la potenza ma solo la precisione. E c’era un segreto: obbligavo il portiere a decidere prima di me.
Lui teneva un ginocchio più in basso dell’altro, un movimento inconscio ma una sfumatura determinante per me perché mi indicava che avrebbe spinto con quella gamba, e quindi sarebbe andato dalla parte opposta".
Un segreto che Signori ha recentemente rivelato a un top player di livello mondiale: "Qualche mese fa mi ha chiamato lo staff tecnico del Barcellona. Mi hanno chiesto proprio dei consigli da dare a Neymar. Gli ho rivelato il “segreto del ginocchio. Recentemente ha calciato qualche rigore così, da fermo, ma ha fatto qualche errore. È più difficile coordinarsi sul breve".
Infine Signori rivela: "E' meglio tirare negli angoli, ma a quel punto è l’altezza del tiro ad essere fondamentale. Quelli in alto sono imprendibili ma anche rischiosi, dunque è meglio calciare a filo d’erba. Tirando nella fascia che va dai 70 ai i 150 centimetri di altezza invece si ha solo il 50% di probabilità di segnare".