AAA, Sebastian Prödl cercasi. Dopo poco più di un anno dal suo arrivo in Italia, datato 4 febbraio 2020, il gigante dell'Udinese non ha ancora assaporato l'ebbrezza di giocare in Serie A. Zero presenze in campo, qualche panchina, un rapido ritorno nel dimenticatoio. Una situazione più unica che rara di un calciatore che rischia di rimanere senza partite ufficiali lungo tutta la sua permanenza in Italia.
Nessuna comunicazione ufficiale da parte dell'Udinese, nessuna spiegazione. Ma sta di fatto che l'ultima presenza di Prödl risale addirittura al 29 ottobre del 2019. Quando ancora l'austriaco indossava la casacca del Watford, altro club di proprietà dei Pozzo, dal quale i friuliani lo hanno prelevato a parametro zero una volta conclusa la sessione invernale di calciomercato di un anno fa. Contratto di 18 mesi, più di una speranza riposta nei suoi confronti, la sensazione di aver preso un elemento utile alla causa.
Del resto, Sebastian qualcosina nel calcio aveva fatto vedere. Una lunga militanza in Bundesliga con il Werder Brema, dal 2008 al 2015. Ma soprattutto le costanti convocazioni da parte della Nazionale austriaca, per la quale Prödl - centrale difensivo puro - si è sacrificato giocando anche da terzino sinistro. Con gli Europei casalinghi del 2008, e poi quelli del 2016 in Francia, come esperienza da sottolineare nel proprio curriculum.
"Ci puntiamo molto, per il presente ma soprattutto per il futuro - dichiarava il direttore dell'Area Tecnica Pierpaolo Marino durante la conferenza di presentazione di Prödl e di Marvin Zeegelaar, preso negli stessi giorni - La premessa è che arriva qui con un problema a un ginocchio, però speriamo di poterlo riportare al top in un mese, mese e mezzo. Sebastian è un leader che con la sua esperienza può darci tanto. Avrà a disposizione uno staff di primo piano e, quando tornerà, potrà dare quel contributo importante che ha sempre dato. E anche non giocando, la sua esperienza e la sua leadership ci saranno utili. Ci darà una mano in questo finale di stagione, ma è soprattutto un acquisto per il prossimo anno".
L'estate pareva poter rappresentare l'inizio di una nuova era per Prödl. L'austriaco si è finalmente visto in campo, anche se soltanto in qualche amichevole precampionato. Sembrava recuperato, a fine agosto era stato scelto come testimonial per la presentazione delle maglie della nuova stagione. E in un'intervista al canale ufficiale dell'Udinese si mostrava ottimista riguardo al proprio futuro:
"Già nelle ultime settimane dello scorso campionato avevo iniziato ad allenarmi col gruppo. Ora sono pronto per affrontare la nuova stagione. Sono riuscito a sfruttare nel migliore dei modi il tempo a disposizione per farmi trovare pronto. Non vedo l’ora di poter dare il mio contributo sul campo".
E invece, nessuna aspettatihva si è tramutata in realtà. All'inizio del campionato Gotti lo ha portato accanto a sé in panchina per tre volte, contro lo Spezia, il Verona e la Roma. L'ultima apparizione, in questo senso, risale al 3 ottobre. Dopodiché, una volta conclusa la finestra estivo/autunnale di mercato il nome di Prödl è scomparso dai radar, escluso anche dalla lista per la Serie A presentata dal club friulano.
Il futuro sembra avere contorni ormai scontati: il contratto di Prödl scade il 30 giugno prossimo, e con ogni probabilità non sarà rinnovato. Scenario facile da immaginare: tra pochi mesi l'austriaco lascerà Udine. Con tanti rimpianti e nessuna presenza ufficiale.


