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Scilly tournamentGetty/Goal

Il campionato delle Isole Scilly: il più piccolo al mondo, due squadre e 18 partite

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Anthony Gibbons ci ha provato in tutti i modi. Mentre la nebbia circondava St. Mary, l'isola in cui vive, ha preso in mano il suo smartphone mettendosi in contatto con il Guinness World Records. Quando vento e sabbia arrivavano sul suo volto, nella spiaggia di Porthcressa, ha usato il suo notebook per spedire una email agli uffici del Libro dei Primati. La richiesta arrivava dalle Isole Scilly, arcipelago appartenente all'Inghilterra. Un paradiso, al quale non è proprio facile approdare, per costi, condizioni atmosferiche e risicati collegamenti.


Poco più che trentenne, mister Gibbons è orgoglioso di essere il rappresentante della federazione calcistica delle Isole Scilly. Quando ha provato a spiegare, in maniera precisa e documentata, che nella sua isola si gioca il campionato calcistico più piccolo al mondo, il Guinness World Records non ne ha voluto sapere. Realtà troppo piccola, talmente piccola da non poter ambire a tale titolo in maniera ufficiale. Eppure l'ufficialità basta e avanza per Anthony, che da anni gestisce lo striminzito torneo locale. Il tempo da dedicarvi è però piuttosto cospicuo, considerando che oltre al ruolo di presidente, scende regolarmente in campo durante la stagione in qualità di vice-capitano di

una delle due squadre partecipanti al torneo delle Isole Scilly

. Sì, due.



Il campionato, nelle Scillly, non è però sempre stato così striminzito. Nella storia della competizione, infatti, erano presenti diverse squadre provenienti dalle cinque isole di

St. Mary's, Tresco, St. Martins, Bryher e St. Agnes

. Un numero, di quattro, che fa girare la testa a chiunque a Saint Mary si è abituato al torneo a due come verità unica e indiscussa. Per loro la routine è sacra, avendo accettato di rimanere nella piccola isola da meno di 1700 persone come i loro padri. E i padri prima di loro. E, ok, avete capito. Nelle due squadre militano poliziotti, operai, pescatori, addetti al turismo locale, la maggior industria isolana specializzata principalmente nell'accogliere gli appassionati di birdwatching. Per Gibbons, che in passato ha anche chiamato a raccolto possibili nuovi giocatori (

"chiunque sappia calciare un pallone"

) organizzare il torneo è sempre più difficile, considerando come non tutti i giovani vogliano rimanere in città per il resto della loro vita, desiderosi di vedere Sua Maestà la Gran Bretagna e il resto del mondo.

Nessuno, ad eccezione di genitori e parenti preoccupati per la lontananza da casa, si mette particolarmente di traverso. I veterani del torneo infatti non hanno visto di buon occhio l'ingresso di giovani all'interno delle loro due squadre, speranzosi dell'autoveicolo arruolamento di 30enni o giù di lì per il nuovo torneo. Utopia appunto, perché ogni anno che passa gli arruolabili sono sempre meno. E del resto i giovani sono necessari per una delle gare annuali, prevista il 16 dicembre, con Under e Over di fronte. La considerazione delle nuove leve è comunque cambiata nel corso del tempo, tanto che nel 2020 è stata creata la Junior League, compista da Trenoweth Trailblazers e Flying Falcons.

IL GARRISON FIELD: CONIGLI, AUTO E ALBERI

In più quasi tutti gli adolescenti che prendono parte alle gare non hanno problemi a sporcarsi, letteralmente, le mani. Giocandosi in un solo campo, il torneo delle Isole Scilly ha bisogno di tutta la forza lavoro possibile per ovviare ai problemi che tale condizione porta con sé. Seppur protetto dagli alberi, il terreno di gioco è preda di una fetta importante della popolazione locale: i conigli. Le buche scavate dai roditori vanno tappate, così come vanno ridipingere le linee del campo, distrutte da scarpini e pioggia. Spesso se ne occupa Gibbons, con una sigaretta in bocca e le mano sulla macchina della vernice.

Di fronte ad Anthony ci sono altri tipi di macchine, le automobili che i giocatori portano fino al campo di gioco, il Garrison Field. È una scena che i frequentatori delle serie dilettantistiche, italiane e non, conoscono bene. In ogni momento della gara può capitare che un pallone calciato a 50, 70 o 100 km/h venga scagliato su vetri o carrozzeria, rischiando tirate di capo e botte da orbi, nonostante siano amici. Eppure, prima del calcio d'inizio, l'idea di spostare le quattro ruote qualche metro dietro le reti non esiste. Anche perché sono le reti a non esistere.

Scilly groundGetty

Attorno al Garrison Field il panorama e quanto più variegato: aiuole ben curate, sterpaglie, comignoli, case decadenti. Biciclette, per chi ha deciso di arrivare alla partita senza la propria automobile. Capannoni abbandonati che contribuiscono a far stranire ancor più i visitatori, incuriositi e timorosi di entrare in un pianeta calcistico così particolare:

"C'è stata una partita che abbiamo dovuto interrompere perché qualcuno si è storto una caviglia nella tana di un coniglio. Giochiamo con nebbia, grandine, fulmini, neve, qualsiasi condizione meteo".

DUE CAPITANI: SQUADRE MISTE

Essendoci un reale e continuo problema di arruolamento per i Woolpack Wanderes e i Garrison Gunners, a loro volta volta eredi di Rangers e Rovers (nomi abbandonati dal 1984), la composizione dei due organici all'inizio di ogni stagione avviene strizzando un occhio alle gare che milioni di persone giocano ogni giorno. Due giocatori, scelti per la propria esperienza o semplicemente buttati nella mischia dato dalla massima 'per me è uguale, fate voi', si spartiscono nomi e cognomi, componendo le due squadre per il resto della stagione. L'unico modo per evitare che un campionato a due squadre diventi noioso (?).

Certo, può capitare che in quella stagione, la squadra scelta da uno dei due capitani sia talmente forte da schiacciare le ambizioni degli avversari in poco tempo, ma il calciomercato, nelle Isole Scilly, viene operato in casi di assoluta necessità. Per infortuni, problemi familiari, manifesta superiorità. Del resto Wanderers e Gunners, dal 1984, devono affrontarsi diciotto volte in ogni annata. In campionato, in coppa, in Supercoppa. Nello speciale match del Boxing Day. Cosa?

Il campionato delle Isole Scilly è composto da due squadre e da continui match, quasi sempre domenicali (ore 10:30), tra le due. Vivendo nella stessa piccola isola, essendosi scambiati tra di loro in maniera continua nel corso degli anni, conoscono segreti, dubbi, momenti no per portare dalla propria parte il risultato. Non bastano i muscoli e la tecnica per avere la meglio: occorre la psicologia, sapere cosa è accaduto nella settimana ad ognuno degli avversari. Senza esagerare con il mentalismo, perché al termine della sfida il capanno adibito a spogliatoio, ad un lato del campo, ospita i 22 giocatori, il direttore di gara e i sostituti prima di recarsi al Pub.

Scilly WanderersGetty

Proprio l'arbitro Paul Charnock è probabilmente il nativo che ha avuto più contatti con il calcio della Grande Isola più a destra, in Premier League. A settant'anni, l'ex quarto uomo, deve fare i conti con l'artrite ad entrambe le ginocchia. Per alcuni dei protagonisti in campo, è Paul Greenlaw il talento più importante, che in un'altra vita avrebbe potuto provare ad entrare ai massimi livelli del calcio inglese. Per altri Joel Ware, che di professione fa il fuoco poco distante dal Garrison Field.

DUE SQUADRE: UN CAMPIONATO, UNA SUPERCOPPA, DUE COPPE

Senza internet, chiunque volesse scrivere un pezzo sull'Isles of Scilly Football League in loco, otteneva informazioni frammentarie. Invitato al Garrison Field per vivere il campionato più piccolo del mondo, veniva accolto da chi gli spiegava che la gara tra Wanderers e Gunners era tutto il torneo. Entrambe le squadre sono qui, ecco la nostra lega. Boom.

L'albo d'oro del campionato ha vinto i Gunners dominare soprattutto dal 2013 al 2019 con sei titoli di fila, prima che i Wanderers riuscissero ad invertire la tendenza nel 2020. Tra novembre e marzo, il lasso di tempo in cui le due squadre scendono in campo, si giocano anche altre competizioni ed un match che potremmo definire singolo, anche se in maniera cauta. Considerando che a Scilly tutti i match sembrano essere singoli, con due sole squadre al Garrison Field.

La stagione si apre con lo Charity Shield, la Supercoppa che nei campionati con un buon numero di squadre, diciamo dalle otto in su, viene disputata tra la regina della coppa nazionale e il re del torneo 'a classifica'. A Scilly però le cose vanno diversamente e tutte le squadre hanno la possibilità di giocare la finale. Abbastanza ovvio, considerando che il numero, comunque la si guardi, continua ad essere di due. Un discorso che non deraglia anche a proposito di The Wholesalers Cup and the Foredeck Cup, le due coppe che da buoni britannici equiparano a Coppa di Lega e Coppa nazionale.

La partita più interessante, per il già citato problema degli Over nei confronti degli Under, è probabilmente la sfida Old Men versus the Youngsters che si disputa a dicembre. Per l'occasione, i giovani dimostrano spesso che sì, il campionato non è prerogativa dei genitori. A volte, ma non da programma necessario e continuo, avvengono anche partite contro i turisti arrivati sull'isola per il birdwatching, contro il Newlyn Non Athletico, club amatoriale della Gran Bretagna, contro un dream team proveniente dall'isola di Tresco o una formazione di Dynamo Cough, rappresentante della città di Penzeance, Cornovaglia, la più vicina città inglese della terraferma.

Per entrare a far parte delle due squadre, serve una quota di 40 sterline, poco meno di 50 euro, utile a coprire i costi dei kit di gioco e della manutenzione del campo. Ognuno fa quello che è nelle sue disponibilità economiche e di tempi per dare una mano e tenere in vita il campionato più piccolo del mondo. Il Guinness World Records non ne ha voluto sapere, ma a Scilly ogni anno si recano le più svariate emittanti, i giornali più venduti al mondo (vedi il New York Times) e persino l'Adidas, che anni fa ha girato un famoso spot con protagonisti i locali, insieme a Gerrard, Vieira e Beckham.

Non è il torneo più piccolo al mondo su un pezzo di carta? È il calcio. Sport. Ah, esiste ancora?

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