Che Thomas Gravesen non sia un personaggio normale, è noto a tutti. Per le sue gesta spesso estreme in campo ma anche fuori, compresa un'autobiografia che ha fatto discutere. E ora, ecco un'altra confessione: di mezzo c'è il Real Madrid, ma anche... l'Atletico.
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Già, perché in un primo momento l'ex centrocampista danese non aveva ben compreso quale fosse il club spagnolo che, nel gennaio del 2005, voleva strapparlo all'Everton. Ed è lui stesso a raccontarlo alla rivista inglese 'Four Four Two'.
"Ero al cinema con mio fratello, quando mi ha chiamato mio fratello. Così sono uscito e lui mi ha chiesto: 'Cosa ne pensi di Madrid?'. Io credevo che parlasse dell'Atletico Madrid, così gli ho risposto 'Sto bene anche all'Everton'. E lui mi ha spiegato che si trattava del Real Madrid".
Da lì, tutto è cambiato. E Gravesen ha preso in seria considerazione la possibilità di lasciare l'Everton per approdare al Real Madrid, il club più glorioso del mondo.
"Gli ho chiesto: 'Ma Moyes che dice?'. E il mio agente mi ha risposto che i due club stavano trovando un accordo e poi sarebbe dipeso tutto da noi. Così è volato a Madrid. Visto che si trattava del calciomercato invernale, il Real doveva essere rapido. Ma è stato tutto abbastanza veloce".
Gravesen sarebbe poi rimasto a Madrid i successivi 18 mesi, facendo le valigie nell'estate del 2006 dopo una celebre lite in allenamento con Robinho. Destinazione: Glasgow. Per vestire la maglia del Celtic, non dei Rangers. Questa volta, nessun misunderstanding.




