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Bale segna al 129', poi vince ai rigori: il Los Angeles di Chiellini è campione della MLS

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All'83' sembrava tutto deciso: sarà stato per il pubblico del Banc of California, sede della finale di MLS e stadio di casa dei Los Angeles FC, sarà stato per il goal di Murillo, che a pochi minuti dalla fine, aveva portato il risultato sul 2-1, indirizzando la coppa dalle parti di LA. Eppure no: non lo è, almeno non ancora.

Alla vigilia qualcuno l'ha definita la finale di Giorgio Chiellini e Gareth Bale, quella contro Philadelphia Union: la verità è che non lo è stata appieno. Entrambi in panchina: Steve Cherundolo sceglie una formazione basata sulle certezze, guidata dal carisma di Carlos Vela.

A sbloccare la finale è Kellyn Acosta, che conclude a rete su calcio di punizione, ingannando Blake all'angolino grazie a una deviazione della barriera: e il Banc of California, ovviamente, esplode.

E' una gara importante: Los Angeles ci è arrivata vincendo la Western Conference battendo Austin, Philadelphia superando New York City. E', in breve, la partita tra i vincitori della classifica generale delle due Conference. Al di là di tutto.

A riprenderla è Daniel Gazdag, illudendo la formazione di Jim Curtin: perché poi arriva il goal di testa di Murillo, e lo stadio esplode, prima della grande paura. Sembrava finita, ma non lo era.

All'85', due minuti più tardi, ci pensa Elliott con un colpo di testa in anticipo su tutti a riportare il risultato sul 2-2 e le speranze di entrambe le squadra al centro del campo. Supplementari, con la lotteria dei rigori dietro l'angolo.

Entra Bale, ma questo ci servirà dopo: al 110' indecisione di LA e fallo da ultimo uomo di Crepeau, il portiere, su Burke. E' la MLS: succede di tutto. L'arbitro, su segnalazione del VAR, espelle Crepeau, con Cherundolo costretto a far entrare McCarhy: questo al 124' si esalta, con un miracolo sul colpo di testa di Carranza, ma non può nulla su Elliott che insacca. E' 2-3, ma non è vittoria.

Figuriamoci: c'è da fare i conti con Bale. Uno che in altre finali, più importanti (con tutto il rispetto), ha già segnato e inciso: e infatti ci pensa lui al 129', con un colpo di testa, a mandare la gara ai rigori.

Ai rigori è un'altra storia, si sa: inizia LA. Sbaglia l'ex Barcellona e Fiorentina Tello il primo, ma fallisce anche Gazdag. Segna Bouanga, sbaglia Martinez. Hollingshead insacca, Wagner viene respinto da McCarthy. Che storia la sua: entrato poco prima del recupero dei supplementari, para due rigori. E alla fine tocca a Sanchez scrivere il nome di LA nella storia della MLS. Philadelphia cade: Chiellini e Bale in festa. Los Angeles è campione.

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