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Union Berlin Kruse JubelGetty Images

Dalla B all'Europa in due anni: l'Union Berlino si qualifica in Conference League

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Un finale da sogno per chi, il sogno, è stato in grado di trasformarlo in una splendida realtà. E' tutto vero in quel della capitale. L'Union Berlino chiude al settimo posto la sua seconda stagione in Bundesliga e si qualifica per la Conference League, terza rassegna continentale che debutterà in via ufficiale tra pochi mesi.

Serviva la grande impresa, all'ultima giornata, per respingere gli assalti del rampante Borussia Mönchengladbach, impegnato contro il Werder Brema, e presentatosi alla vigilia dell'ultima gara della stagione a una sola lunghezza di distanza dai ragazzi di Urs Fischer, a loro volta impegnati contro l'ostacolo Lipsia.

Mentre il Gladbach passeggiava tra le mura amiche condannando il Werder Brema ad una storica quanto clamorosa retrocessione, Justin Kluivert gelava l' 'An Der Alten Försterei' con la rete del vantaggio a mezz'ora dalla fine che sembrava spegnere definitivamente i sogni di gloria.

Gli 'Eisernen', però, hanno avuto il merito di non andare al tappeto e di rimanere aggrappati alla partita: Friedrich, su invito a nozze di Trimmel, firma il conto pari al 67' e al 92' Max Kruse trova la rete più importante della storia biancorossa. E' la rete del definitivo 2-1. Un sigillo dal forte, fortissimo profumo d'Europa. 

L'Union Berlino si riprende il settimo posto a tempo praticamente scaduto e vola a rappresentare il proprio paese in una nuova manifestazione tutta da scoprire. E pensare che soltanto due anni fa l'Union centrava la prima promozione in Bundesliga.

Il tutto a certificare la bontà di un progetto "limitato" dalle poche risorse a disposizione ma indubbiamente impreziosito da competenze, progettualità e cultura del lavoro. Componenti dalle quali non si può prescindere se si vogliono fare le cose in grande. E all'Union questo lo sanno bene.

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