In quella che è una delle atmosfere più intense dell’intero panorama calcistico mondiale, non è da tutti ritagliarsi ‘il proprio spazio’ sugli spalti di una sfida tra Fenerbahçe e Galatasaray.
Eppure, quando le due rivali di Istanbul si sono affrontate il 10 aprile, tra tutti gli striscioni apparsi al Sukru Saracoglu, uno si è distinto tra tutti gli altri.
“Arda Guler: il Messi turco”, questa la scritta che campeggiava su di esso e ad esporlo è stato Max, un appassionato di venti anni arrivato da Londra per assistere ad uno dei derby più ‘caldi’ del mondo.
“Sono andato a Barcellona per vedere Messi in passato ed è stato bellissimo - ha spiegato Max a GOAL - Ho pensato quindi che Arda Guler, che è il mio giocatore preferito del Fenerbahçe, si sarebbe meritato questo appellativo nella partita più importante della stagione!”
Quello striscione ha catturato così tanto interesse non solo perché il gioiello turco è stato paragonato ad un sette volte Pallone d’Oro, oltre forse che al più grande calciatore di tutti i tempi, ma anche perché lo stesso Arda è diventato nelle ultime settimane il talento più in vista del calcio turco.
Il suo compagno di squadra Mesut Ozil, altro campione al quale Arda Guler è stato paragonato, ha già spiegato che il talento diciassettenne ha il potenziale per diventare una “star di livello mondiale”, e a quanto pare diversi tra i più importanti club europei sono d’accordo con lui.
Arsenal e Liverpool hanno mandato dei loro emissari per farlo osservare da vicino nel corso della sfida con il Galatasaray e il suo nome è stato già accostato a quelli di Barcellona, Bayern Monaco e Borussia Dortmund.
Ad avvicinarlo al calcio è stato suo padre, che era solito posizionargli, quando era bambino nella sua casa di Ankara, dei palloni davanti affinché lui li calciasse di sinistro.
“Non avevamo nessun mancino nella nostra famiglia - ha spiegato Umit Guler a GOAL - Mettevo dei palloncini e dei palloni davanti al suo piede sinistro in modo che lo usasse di più”.
Ad Arda è stato garantito tutto l’aiuto di cui aveva bisogno per diventare un calciatore, e il suo talento è parso evidente a molti già quando era al secondo anno delle elementari. Fu allora infatti che il suo insegnante di educazione fisica gli suggerì di entrare nel settore giovanile del Genclerbirligi.
“Le strutture del Genclerbirligi erano molto lontane da casa nostra - ha ricordato Umit - Ci abbiamo portato Arda perché il suo insegnante insisteva tanto e lui è riuscito a mettere in mostra le sue doti fin dal primo allenamento. L’hanno preso subito!”
Arda si è trovato inserito in una squadra composta da ragazzini più grandi di lui di un anno, ma preso gli sono stati affidati i gradi di capitano, perché il suo eccezionale talento gli consentiva di distinguersi tra gli altri.
Le sue doti naturali sono state notate successivamente dal Fenerbahçe nel corso di un torneo Under 14 del 2019. Il club di Istanbul ha immediatamente pensato di fargli un’offerta per convincerlo a spostarsi a 440 chilometri da casa.
“Nel dicembre 2018 sono andato ad Ankara per vedere una partita tra le squadre U14 dell’Osmanlispor e del Genclerbirligi - ha svelato a ‘Harber Global’ Serhat Pekmezci, l’ex coordinatore delle giovanili del Fenerbahçe - Ero lì per seguire un altro ragazzo, tuttavia Arda ha attirato subito la mia attenzione. Sono rimasto impressionato dalle sue abilità e dal suo carattere.
Sebbene infatti abbia subito un grave infortunio alla caviglia negli ultimi 15’, ha deciso di restare in campo. Hanno perso e lui ha pianto al termine della gara”.
“Aveva un potenziale molto speciale. Parlammo di lui al nostri direttore sportivo dell’epoca, Damien Comolli, gli dicemmo che era un talento che non potevamo farci scappare e che quindi andava preso.
Quasi dieci giorni dopo, non avendo ricevuto alcuna risposta dalla dirigenza, ho preparato un video di Arda e l’ho inoltrato al nostro presidente Ali Koc. Mi ha contattato dopo averlo visto.
La prima cosa che gli ho spiegato è stata ‘ha quindici o sedici anni e può già giocare in prima squadra’. Gli ho detto che era un talento di livello europeo, ma gli ho anche parlato delle sue qualità al di fuori del campo”.
Tifoso del Fenerbahçe che aveva in Alex de Souza il suo idolo, Arda ha colto l’opportunità al volo. Inizialmente ha dovuto fare i conti con la nostalgia di casa, ma dopo circa sei mesi la sua famiglia ha deciso di seguirlo ad Istanbul affinché potesse adattarsi più facilmente alla nuova città”.
Lo stop imposto dal Covid al calcio mondiale, ha ritardato il suo approdo in prima squadra ma, una volta avuta l’occasione di mostrare le proprie qualità, è stato immediatamente promosso dall’U17 all’U19.
Nonostante si sia trovato a giocare contro avversari anche quattro anni più grandi di lui, la sua è stata una stagione straordinaria condita da dieci goal in sole ventidue presenze.
Non è dunque sorprendente dunque il fatto che il ragazzo abbia attratto le attenzioni del tecnico della prima squadra Vitor Pereira. E’ stato dunque invitato ad allenarsi con i ‘grandi’ subito dopo aver firmato, nel gennaio del 2021, il suo primo contratto da professionista.
Ha dovuto aspettare il mese di agosto per fare il suo esordio in prima squadra. Lo ha fatto in Europa League entrando dalla panchina per gli ultimi 24’ di una sfida contro l’HJK Helsinki. Tre giorni dopo, ha bagnato il suo debutto in campionato con un assist contro l’Antalyaspor.
“Se vuoi dare ai giovani la possibilità di migliorare, devi concedere loro minuti e fiducia - ha spiegato Pereira dopo l’esordio di Arda - Se dai loro tutto questo, consenti loro di brillare.
Ho lavorato per cinque anni nel settore giovanile del Porto e posso dire di non aver visto molti ragazzi con le qualità ed il carattere di Arda”.
Sebbene sia stato paragonato a Messi e Ozil, Arda somiglia di più per caratteristiche tecniche a Guti, ex stella del Real Madrid con un passato anche in Turchia al Besiktas.
E’ maturo, gestisce il pallone come un ragazzo che ha ben più dei suoi diciassette anni. Il suo sinistro educato, abbinato ad una grande visione di gioco, fanno di lui un giocatore capace di sfornare passaggi che altri farebbero fatica anche solo ad immaginare.
E’ un superbo dribblatore, ha fiuto per il goal, e da come tocca il pallone si capisce che ha già deciso cosa fare prima ancora che la sfera arrivi tra i suoi piedi.
Fuori dal campo è una persona molto calma e tranquilla e la cosa lo aiuta a convivere con il clamore che lo circonda. Dopo aver fornito un assist contro lo Slavia Praga, ha ad esempio trascorso il resto della serata giocando a FIFA con uno dei suoi ex compagni dell’U19.
Con il trascorrere dei mesi, si è guadagnato sempre più opportunità di giocare e impressionare con la prima squadra del Fenerbahçe e a marzo, segnando contro l’Alanyaspor, è diventato il più giovane marcatore dell’intera storia del club.
Due partite dopo si è ripetuto, portando la sua media ad un goal o un assist ogni quarantacinque minuti di gioco a livello di prima squadra.
Adesso per il Fenerbahçe il compito più gravoso è riuscire a trattenere il ragazzo nel cui contratto è stata inserita una clausola rescissoria da 30 milioni di euro.
“Non credo che resterà troppo a lungo in Turchia - ha detto a ‘CNN Turchia’ Erol Tokgolzer, un ex tecnico di Guler ai tempo del Genclerbirligi - So che sono già arrivate offerte dall’Arsenal e dal Bayern Monaco per lui.
Il numero di presententi aumenterà ad ogni partita giocata. Offerte dai venti ai trenta milioni diventeranno cose ordinarie per lui”.
Con ogni probabilità, anche cori dagli spalti e striscioni dedicati a lui diventeranno cose ordinarie.
C’è da scommettere che Arda un giorno farà il grande salto.


