Ali Dia

Ali Dia, il finto cugino di Weah che ingannò Souness al Southampton

Ogni campionato ha i suoi top e flop: nel caso della Premier League c'è un giocatore ancora oggi ricordato come il 'peggiore di sempre' della competizione, o comunque inserito nelle liste dei trasferimenti meno fortunati. Stiamo parlando di Ali Dia: forse questo nome non vi dirà nulla, ma tenetelo bene a mente perché la sua storia è talmente bizzarra che faticherete a crederle. 

Siamo nel 1996, l'anno successivo alla conquista del Pallone d'Oro di George Weah che in quel momento è il migliore al mondo e spopola tra i tifosi del Milan, entusiasti per il suo acquisto. La sua figura è talmente imponente che anche un solo accostamento ad essa può valere una fortuna: Ali Dia avrà pensato proprio questo quando convince un amico dell'università a spacciarsi per il campione liberiano.

Il piano inizia con una telefonata del finto Weah che contatta il West Ham allenato all'epoca da Harry Redknapp: al manager dice di avere un cugino davvero bravo a giocare a calcio, un nazionale senegalese che meriterebbe un'opportunità nel campionato più competitivo al mondo. Redknapp, da vecchia volpe qual è, sente puzza di truffa e declina immediatamente la proposta.

Graeme Souness SouthamptonGetty Images

Ma Ali Dia non si perde d'animo e, sempre con la stessa modalità, riesce incredibilmente nel suo intento: a cascare nel tranello è Graeme Souness, allenatore del Southampton che decide di puntare su di lui offrendogli un contratto mensile. Lo scozzese ha raccontato quella trattativa ai microfoni di 'Sky Sports'.

"Qualcuno ricevette una telefonata, il cugino di Weah era in Inghilterra e cercava di unirsi ad una squadra. Voleva un provino. Il nostro non era un club molto grande, abbiamo sempre avuto dei giocatori in prova".

Ma Souness si accorge ben presto del 'pacco': nel primo allenamento sostenuto da Ali Dia con i 'Saints' si vedono tutti i suoi enormi limiti tecnici.

"Lo testai in allenamento, i primi cinque minuti di solito dicono se uno è bravo oppure no: concludemmo che non era adatto a noi, ma lo trattenemmo comunque per una settimana perché avevamo pochi giocatori e tanti infortuni".

La fortuna e il susseguirsi degli eventi aiutano Ali Dia che riesce addirittura nell'impresa di esordire in Premier League: avventura che dura, però, appena 53 minuti.

"Un sabato dovevamo giocare a Leeds e Matt (Le Tissier, ndr) era il nostro unico attaccante. Purtroppo si infortunò e dopo 32 minuti dovette lasciare il campo. A quel punto guardai verso la panchina e pensai: 'Cosa potremmo fare?'".

Il senegalese entra al 32' del match ma, per i primi venti minuti, sembra un pesce fuor d'acqua: corre a vuoto e senza una meta, ma sfiora clamorosamente il goal con un tiro d'esterno che termina a lato di poco. Souness è talmente scoraggiato che all'85' lo sostituisce con un difensore, bocciandolo irrimediabilmente.

Matt Le TissierGetty

A distanza di anni, Le Tissier non si capacita che uno come Ali Dia sia riuscito a strappare un contratto in Premier League come se nulla fosse.

"Pensavo che avesse vinto veramente un concorso per venire a giocare con noi. Sembrava Bambi sul ghiaccio, era imbarazzante. È stata tutta colpa mia: sono stato sostituito dal peggiore giocatore che si sia visto in Premier League".

L'avventura al Southampton di Ali Dia finirà subito dopo quella partita ma, prima del termine di una carriera senza acuti, si toglierà la 'soddisfazione' di segnare 2 goal con la maglia dei dilettanti del Gateshead, per poi appendere gli scarpini al chiodo a 32 anni nel 1997 e dedicarsi a tempo pieno agli studi che lo porteranno a laurearsi in Business Administration: forse l'epilogo migliore per la storia del peggior calciatore che abbia calcato i campi inglesi.

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