“Parto sicuramente con le condoglianze ad Amir (Richardson, ndr), siamo vicini alla sua famiglia. So che cos’è Firenze, questa società negli anni ha dimostrato una grande crescita con un presidente che ha voglia e che vuole vincere. È una maglia pesante, tutti devono capire cosa vuol dire giocare qui e per questi tifosi. Forse era destino che dovevo accettare questa sfida. Questo tipo di sfide mi motivano, mi danno energia. Sarà una strada lunga e difficile. Quando sono arrivato qui avevo paura che i giocatori non fossero consapevoli di dove si trovavano, invece il gruppo vuole uscire ed è affamato. Quando sento dire che una squadra è stanca al 60′, mi cascano i c******i. Con cinque cambi cambiamo metà squadra, quindi vuol dire che chi entra deve alzare il livello. E questo i giocatori lo stanno capendo“.