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Thiago Motta Bologna GFXGOAL

Tutti pazzi per Thiago Motta: perché la Juventus e il Manchester United vogliono l'allenatore sensazione della A

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Quando Xavi ha annunciato a febbraio il proprio addio alla panchina del Barcellona a fine stagione, a Deco, direttore sportivo del club catalano, è chiesto se tra i papabili per la sua sostituzione ci fosse anche Thiago Motta. "Non seguo con regolarità il suo lavoro - ha detto il portoghese a La Vanguardia - non sono abituato a seguire la sua squadra".

È stata un'ammissione sorprendente, dato che lo straordinario lavoro svolto da Motta al Bologna ha posto da tempo l'allenatore dei felsinei sul radar di quasi tutti i migliori club europei. O almeno, di quelli che potrebbero cambiare allenatore quest'estate.

Non è dunque un caso che Motta sia stato accostato pesantementealla Juventus, ma anche al Manchester United, nelle ultime settimane. E questo proprio mentre l'italo-brasiliano sta per portare in Champions League una squadra che ha giocato una competizione continentale per l'ultima volta 22 anni fa: l'Intertoto.

  • Thiago Motta Laurent Blanc Paris Saint-Germain Getty

    "LO VEDO BENE IN PANCHINA"

    Parlando anche di Xabi Alonso, Jurgen Klopp ha lodato la "prossima generazione" di grandi allenatori. Il tedesco ha definito lo spagnolo "straordinario", sottolineando come si comportasse "come un allenatore" già in campo durante la sua carriera da calciatore.

    Motta era esattamente lo stesso. Tanto che Laurent Blanc, che lo ha allenato al PSG, prevedeva: "Lo vedo bene in panchina in futuro". Un'opinione condivisa dalla dirigenza dei francesi, che nel 2018, subito dopo il suo ritiro, ha affidato all'ex nerazzurro la guida dell'Under 19. Senza trofei vinti, ma con tanti applausi per un calcio attraente e propositivo.

    I metodi di Motta, però, sono stati accolti con scetticismo da alcuni nell'ambiente. Come quando Thiago parlava del suo 4-3-3 come di un 2-7-2, suscitando risate e battute. Nonostante abbia successivamente spiegato che stava ragionando in linee verticali piuttosto che orizzontali, includendo anche il portiere nel proprio sistema di gioco, gli scettici si erano messi in fila per criticarlo dopo l'esperienza negativa al Genoa, durata appena due mesi e 10 partite.

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  • Thiago Motta Spezia Serie A 2021-22Getty

    "HA SODDISFATTO TUTTI I NOSTRI CRITERI"

    Motta è quindi andato allo Spezia per sostituire Vincenzo Italiano nell'estate del 2021. "Appena abbiamo saputo che l'allenatore voleva partire, abbiamo cercato di analizzare quei profili che potessero essere compatibili con la nostra filosofia, con le mie idee di calcio e, soprattutto, di trovare un allenatore in grado di attuare uno stile di gioco che si adattasse alla cultura spezzina", ha detto a GOAL qualche mese dopo l'ex ds del club Riccardo Pecini.

    "Alla fine - ha continuato Pecini - Thiago è stato quello che ha soddisfatto tutti i nostri criteri. Abbiamo fatto quattro o cinque incontri con lui e abbiamo deciso che poteva essere il progetto giusto".

    La sua avventura, però, non sarebbe potuta iniziare in modo peggiore. Dopo soli 11 giorni dalla nomina di Motta, lo Spezia è stato colpito da un blocco di mercato che ha impedito a Pecini di rinforzare adeguatamente la rosa.

    "Quando è arrivato ha fatto circa 20 giorni di quarantena a causa del Covid, non potendo partecipare alle amichevoli e agli allenamenti: è stato difficile - ha ammesso Pecini - Ma è riuscito a concentrarsi esclusivamente sul proprio lavoro e non su tutti i problemi che abbiamo avuto".

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  • Thiago Motta Inter Serie AGetty

    "QUANDO PARLA TU ASCOLTI"

    Motta è riuscito a tenere duro anche durante un periodo particolarmente difficile prima di Natale, quand'era considerato a forte rischio esonero. Alla fine, però, lo Spezia ha resistito alla tentazione di mandarlo via, anche perché i giocatori avevano ancora piena fiducia nell'allenatore e nei suoi metodi.

    Ciò era in parte dovuto al suo curriculum da calciatore. Come ha detto a GOAL Giulio Maggiore, oggi alla Salernitana, "era un giocatore incredibile, quindi è normale che quando lui parla tu ascolti".

    Emmanuel Gyasi ha apprezzato soprattutto la schiettezza di Motta. "È molto onesto - ha detto il ghanese, oggi all'Empoli, a GOAL - Ti dice le cose in faccia. E così ti fa capire direttamente se stai andando bene o se stai andando male".

    La decisione dello Spezia di tenere Motta, alla fine, ha pagato. La clamorosa vittoria in casa del Napoli poco prima della pausa invernale ha innescato un periodo positivo che ha compreso anche un 2-1 sul Milan a San Siro, giocando un ruolo fondamentale nel raggiungimento della salvezza.

    È stata quella rimonta a convincere il Bologna a mettere l'italo-brasiliano sotto contratto all'inizio del 2022/23, dopo un inizio di campionato senza vittorie.

  • Lewis Ferguson Thiago Motta Bologna Serie AGetty

    "GRANDE CAMBIAMENTO"

    Motta non è stato accolto esattamente a braccia aperte dai tifosi: era arrivato al posto di Sinisa Mihajlovic, un allenatore amato, una figura leggendaria che aveva continuato a guidare il Bologna durante la sua coraggiosa battaglia contro la leucemia. Roberto De Zerbi aveva addirittura rifiutato l'incarico perché non voleva prendere il posto del serbo.

    L'inizio è stato duro, con zero vittorie nelle prime quattro giornate, ma questo non doveva sorprendere. Il suo modo audace di pensare il calcio rappresentava "un grande cambiamento", come ha detto Lewis Ferguson a Sky.

    Come ha spiegato Maggiore a GOAL, Motta è "un po' diverso dagli altri allenatori, perché non ha una formazione precisa. Pensa che ogni giocatore possa interpretare più ruoli". E in questo senso Gyasi ha scherzato: "Ho imparato a giocare non solo sulla fascia, ma anche a centrocampo e perfino come terzino sinistro".

    Questa versatilità e fluidità riflettono la riluttanza di Motta a porre delle etichette sulle formazioni, in quanto ritiene che i numeri possano essere fuorvianti. "Puoi essere super offensivo con un 5–3–2 e difensivo con un 4–3–3", ha detto una volta alla Gazzetta dello Sport.

    A Bologna, in ogni caso, il piano di Motta era quello di giocare in modo ancora più aggressivo rispetto a La Spezia, essendo convinto di avere a disposizione elementi ancora più attrezzati per implementare il proprio gioco orientato al possesso palla. La squadra ha abbracciato questo approccio coraggioso e ad alto rischio, che ruota attorno alla costruzione da dietro per attirare gli avversari e a un pressing alto per recuperare la palla dopo averla persa.

    "Ha spiegato chiaramente le sue idee, il suo modo di giocare, la sua visione del calcio, come voleva che fossimo - ha detto Ferguson - Ci ha subito conquistati e penso che lo si possa notare non solo nei risultati, ma nelle prestazioni, nel modo in cui corriamo per lui, nel modo in cui difendiamo tutti insieme".

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  • Riccardo Calafiori Bologna Serie A 2023-24Getty

    ANNULLARE GLI AVVERSARI

    Il Bologna ha un'unità difensiva impressionante. Solo il Verona ha vinto più contrasti in questa Serie A. Inoltre i rossoblù sono terzi per possesso palla, mentre solo Inter e Fiorentina hanno subìto meno tiri. Il risultato è il terzo miglior rendimento difensivo della Serie A, sia in termini di goal presi che di partite con clean sheets.

    Ma ciò che è particolarmente interessante della squadra di Motta è che sia incredibilmente difficile da superare una volta che è in possesso del pallone. Il Bologna non lancia quasi lungo e raramente gioca in contropiede, essendo concentrato sul mantenimento della palla: una missione svolta meglio della maggior parte delle squadre europee, tanto da vantare una percentuale più alta rispetto all'Inter capolista.

  • Thiago MottaGetty Images

    "TUTTO GRAZIE A LUI"

    Thiago Motta dice di avere "lo 0,001% del merito" per la trasformazione del Bologna negli ultimi 18 mesi, insistendo sul fatto che "i giocatori sono i veri protagonisti di questo sport. Sono loro che prendono le decisioni in campo".Ma il suo impatto è stato enorme, la sua influenza indiscutibile. Nella scorsa stagione ha portato la squadra al miglior piazzamento in campionato da oltre un decennio (nono posto) e ora, con l'ottavo budget più basso della A, è quarto.

    Motta ha migliorato diversi giocatori: da Joshua Zirkzee a Riccardo Calafiori, quest'ultimo trasformato in un brillante difensore centrale. E la sua squadra disposta a tutto per il proprio allenatore. "Ci alleniamo ad un'intensità molto elevata - ha rivelato Ferguson - Tutto questo è grazie a lui".

    Il timore è che il Bologna rimanga senza forze nelle fasi finali della stagione, ancor più dopo il grave infortunio di Ferguson, la cui assenza forzata non sarebbe potuta arrivare in un momento peggiore, ovvero alle porte dello scontro diretto contro la Roma. Ma con Motta in panchina la squadra trova continuamente il modo di tirare avanti.

    Il Bologna è, come dice Motta, il più grande "rompico***oni" della Serie A, la squadra che sta mettendo in imbarazzo tante avversarie più ricche giocando un calcio di gran lunga superiore con un budget di gran lunga inferiore.

    Non sorprende quindi che ai piani alti della Juventus, ma anche del Manchester United, stiano seguendo da vicino il Bologna in questa stagione. Quel che stupisce, semmai, è che Deco non lo abbia fatto.

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