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Jude Bellingham England Real Madrid GFX 16:9GOAL

Tuchel deve seguire il modello del Real Madrid per ottenere il meglio da Bellingham nella sua Inghilterra

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Le prime due partite di Thomas Tuchel come ct dell'Inghilterra hanno mostrato due Jude Bellingham diversi.

Nella prima partita, terminata con la vittoria per 2-0 sull'Albania, c'era Bellingham, il centrocampista offensivo, pieno di grinta, determinazione e velocità. In quel match è stato un piacere vederlo giocare, facendo sembrare la partita straordinariamente facile, grazie anche al delizioso assist a Myles Lewis-Skelly.

Nell'altra, nel successo per 3-0 sulla Lettonia, c'era Jude, il "pazzo" che va da una parte all'altra del campo. Ha fatto un po' di tutto, ma non lo ha fatto molto bene: non vanno messi in dubbio il suo impegno e la sua qualità palla al piede, certo, ma nel corso della gara sembrava frustrato. Un paio di falli stupidi gli sono costati un cartellino giallo, con Tuchel che ha poi ammesso che rischiava di essere espulso.

E cosa pensare di questo? Il primo Bellingham, quello visto contro l'Albania, è la versione migliore sotto molti aspetti: il centrocampista che entra dentro al campo e attacca la profondità, micidiale palla al piede e capace far sembrare facili cose che non lo sono, caratteristiche che lo rendono uno dei migliori al mondo. Questo è il giocatore che ha trascinato il Real Madrid nella stagione 2023/24. Ma poi c'è il fascino del secondo. Potrebbe mancare nelle zone di attacco - o essere meno coinvolto - ma offre grinta e tenacia a centrocampo, il tipo di energia tuttofare che può essere vitale nelle grandi partite, quando la posta in gioco è più alta.

Probabilmente a Tuchel servirebbe un po' di entrambi. Ma affinché l'Inghilterra dia il meglio di sé e abbia una possibilità di puntare alto ai Mondiali del 2026, a Bellingham deve essere semplicemente data la libertà del ruolo di numero 10 in cui è stato così efficace con i Blancos.

  • Thomas TuchelGetty

    SETTIMANA DI SUCCESSI NON CONVINCENTI

    Tuchel ha trascorso la maggior parte delle conferenze stampa post-partita a parlare di ciò che l'Inghilterra avrebbe potuto fare meglio. Certo, i suoi Tre Leoni hanno vinto in entrambe le occasioni, segnando cinque goal senza subirne nessuno, ma il ct tedesco non ha esitato a mettere in luce le carenze. L'Inghilterra non ha mosso la palla abbastanza velocemente. Gli esterni non hanno attaccato con la giusta cattiveria. C'erano pochi movimenti senza palla. Gli errori individuali in difesa hanno dato fiducia agli avversari, che hanno creato troppe occasioni.

    Southgate era molto bravo nella fase delle qualificazioni, riuscendo sempre a battere con sicurezza le squadre che avrebbe dovuto battere, vincendo con facilità contro le avversarie sulla carta più deboli: Tuchel dovrà entrare subito in questa mentalità, mantenendo questa tradizione positiva.

    Questo non significa che il nuovo allenatore non possa avere delle idee: gli esterni sono rimasti alti e larghi in entrambe le partite, Rice ha fatto diversi inserimenti in area, Kane si è abbassato e ha cercato di fare sponda con i compagni. Sì, a volte era prevedibile, ma alla fine il suo lavoro è stato efficace.

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    LA GRANDE PRESTAZIONE DI BELLINGHAM CONTRO L'ALBANIA

    A questo punto vale la pena esaminare la prestazione di Bellingham contro l'Albania. In quel caso è rimasto alto, fluttuando tra le linee difensive e di centrocampo avversarie, sebbene non ci fosse molto spazio di manovra. Si sapeva che gli avversari sarebbero venuti a Wembley e si sarebbero posizionati con un blocco basso e con linee molto strette tra i reparti. Spinto lontano dal centro del campo, ha svolto la maggior parte del suo lavoro negli spazi intermedi. Si spostava a destra e a sinistra per ricevere la palla e, a differenza di quanto accaduto con Southgate agli Europei, raramente si metteva sulla traiettoria di Kane.

    L'Inghilterra ha battuto l'Albania e Bellingham ha avuto un ruolo importante. Ha effettuato 102 tocchi, completato il 92% dei suoi passaggi, creato due occasioni e fornito l'assist che ha sbloccato la partita. Ci sono altri dati però tutt'altro che positivi: il centrocampista inglese ha effettuato solo nove tocchi nell'area avversaria e solo nove dei suoi passaggi sono stati effettuati verso la trequarti avversaria, oltre ad avera completato solo due dribbling.

    E qui sta il problema di far giocare Bellingham così in alto contro queste squadre: ha toccato tanti palloni, ma quasi mai nella zona giusta e con lo spazio di cui ha bisogno per essere tra i migliori al mondo.

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    IL BELLINGHAM TUTTOFARE CONTRO LA LETTONIA

    Ha senso, quindi, provarlo in un ruolo più arretrato. Per Tuchel è al tempo stesso una benedizione e una maledizione il fatto che l’Inghilterra abbia così tanti giocatori offensivi talentuosi, un mix di numeri 10 e ali. L’elenco, quando tutti sono in forma, è impressionante e quasi eccessivo: Bellingham, Phil Foden, Eberechi Eze, Cole Palmer, Morgan Rogers, Jack Grealish. Realisticamente, solo uno di questi sei può trovare spazio in squadra in un dato momento.

    Eppure, contro la Lettonia, Tuchel ne ha provati due. La sua logica, contro un avversario più difensivo – e decisamente più debole –, era schierare Bellingham in un ruolo da numero 8, affidando a Rogers il compito di creatore di gioco, appena dietro Kane. Il risultato è stata una prestazione imperfetta e piuttosto sbilanciata. Rogers non è mai riuscito a imporsi nel mezzo, mentre Bellingham ha faticato nel nuovo ruolo arretrato. I primi mugugni a Wembley stavano appena iniziando quando Reece James ha segnato su punizione, portando l’Inghilterra in vantaggio al 30’.

    Guardando il quadro generale, tutto è andato come previsto: l’Inghilterra ha iniziato male, ha vinto 3-0, ma senza mai convincere davvero. E Bellingham è stato al centro di questa frustrazione. Ancora una volta, ha toccato molti palloni. Ancora una volta, è stato efficace nei passaggi. Da una posizione più arretrata, ha avuto la possibilità di avanzare e, a tratti, trovare angolazioni intelligenti. Ha creato quattro occasioni, e con un paio di rimpalli favorevoli avrebbe potuto collezionare qualche assist. Ma c’è stato anche l’aspetto meno brillante della sua prestazione. La tenacia è una qualità importante, ma Bellingham forse l’ha esercitata un po’ troppo: dopo alcuni falli ingenui, avrebbe meritato l’espulsione. La sua frustrazione appariva evidente, e non è un caso che, quando è stato sostituito, l’Inghilterra abbia iniziato a giocare meglio.

  • Real Madrid C.F. v Manchester City - UEFA Champions League 2024/25 League Knockout Play-off Second LegGetty Images Sport

    IMITARE IL REAL MADRID

    In definitiva, tutto si riduce a un senso di equilibrio. La rovina di Southgate è stata il tentativo di inserire troppi buoni giocatori in una squadra. Non c'era la giusta combinazione e nessuna idea tattica che facesse funzionare il tutto. Bellingham non è una il rimedio universale, ma - calcisticamente parlando - ci si avvicina moltissimo. Questo non vuol dire che dovrebbe essere Jude più altri 10. Ignorare l'impatto di Kane in attacco, o la spinta di Rice dal centrocampo, sarebbe sciocco. Lo stesso vale per la capacità di passaggio in profondità di Trent Alexander-Arnold. Ma Bellingham deve semplicemente ricevere la palla nell'ultimo terzo per fare ciò che sa fare meglio.

    Con i Blancos quest'anno ha svolto una sorta di ruolo ibrido, rispondendo alle varie situazioni che ogni partita porta con sé. Ma nel suo periodo migliore in termini di goal, giocava dietro ad un tridente composto da Vinicius Jr, Mbappé e Rodrygo. A Madrid, Bellingham non si è limitato a creare e segnare: il centrocampo è spesso esposto a causa dell’apatia dei loro attaccanti verso la fase difensiva. Eppure, si inseriva sempre nei punti giusti, sostenuto dalla solida base formata da Valverde e Tchouameni.

    Tuchel, con Rice e Curtis Jones a coprirgli le spalle, Kane davanti e ali pronte a correre, potrebbe riuscire a replicare quel modello.

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  • England v Latvia - European Qualifiers Group K - FIFA World Cup 2026Getty Images Sport

    IL POSSIBILE FUTURO DELL'INGHILTERRA

    Naturalmente, tutto dipende dalle situazione: Tuchel probabilmente ha un'idea approssimativa della sua migliore formazione e sicuramente conosce i suoi principi di gioco. L'Inghilterra deve essere energica con la palla e pressare quando non ce l'ha. Gli esterni dovrebbero rimanere alti e larghi. Il centrocampo dovrebbe essere laborioso. Kane ha il diritto di vagare, ma non dovrebbe avventurarsi troppo in profondità. Inevitabilmente, sarà necessario adattarsi anche ai modi di giocare degli avversari. Alcuni si chiuderanno in difesa, altri presseranno alti. I migliori, come Francia, Spagna, Germania o Argentina, potrebbero semplicemente cercare di superare la loro difesa. Tuchel è un allenatore sufficientemente bravo da sapere come rispondere.

    Ma al centro di tutto questo sforzo deve esserci semplicemente Bellingham. L'Inghilterra ha avuto molti buoni giocatori negli ultimi anni, forse troppi. Bellingham è forse l'unico, però, che può gestire una partita da solo: un bomber, un creatore, un difensore e un trascinatore in un unico pacchetto completo. Sì, ci sono alcuni difetti. Bellingham si arrabbia spesso, urla agli arbitri e si lancia in contrasti a volte pericolosi. Ma ha anche 21 anni ed è sottoposto a una pressione enorme per ottenere risultati. Diventerà più maturo e migliorerà. L'Inghilterra farebbe bene a prendere il buono e il cattivo e a confidare che lui possa essere la chiave per portare questa squadra alla vittoria in un torneo importante.