In un’intervista rilasciata a Time Magazine alla fine di luglio, Erling Haaland aveva dichiarato che la Norvegia avrebbe avuto solo lo 0,5 per cento di possibilità di vincere il Mondiale 2026.
Aveva poi aggiunto: “Se ci qualificassimo al Mondiale, sarebbe come se una grande nazionale lo vincesse. Sarebbe la festa più grande di sempre. Le scene a Oslo sarebbero incredibili.”
Quella festa è già iniziata, perché la Norvegia ha staccato il pass per il torneo per la prima volta dopo 28 anni grazie ai convincente 4-1 rifilati a Estonia e Italia durante la sosta internazionale di novembre.
La seconda di queste vittorie, ottenuta in un San Siro tutto esaurito, è stata particolarmente impressionante. L’Italia era andata meritatamente in vantaggio all’intervallo grazie a una conclusione intelligente di Francesco Pio Esposito, ma la Norvegia è esplosa nella ripresa, mettendo in scena una vera e propria lezione di calcio offensivo che ha travolto gli Azzurri. Antonio Nusa e Jørgen Strand Larsen hanno segnato ai lati della doppietta di Haaland.
Va detto che l’Italia non è più la corazzata di un tempo, ma i progressi sotto il nuovo CT Gennaro Gattuso sono evidenti, e cinque membri della squadra campione d’Europa nel 2020 - Donnarumma, Barella, Di Lorenzo, Bastoni e Locatelli - erano titolari.
La Norvegia è appena la seconda nazionale nella storia a battere l’Italia in trasferta in una gara ufficiale con almeno tre goal di scarto: l’ultima era stata la Svezia, addirittura nel 1983.
È stata anche una rivincita per la sconfitta negli ottavi di finale del Mondiale 1998. Risultati del genere non passano inosservati, e viene naturale pensare che Haaland stia già rivalutando le proprie aspettative per la prossima estate.
Il fuoriclasse del Manchester City sta guidando una generazione d’oro che non deve temere nessuno. Tutto ciò che si è visto in una campagna di qualificazione straordinaria porta a una verità innegabile: la Norvegia è una seria outsider per la gloria al Mondiale, e non solo perché può contare sul miglior centravanti del Pianeta…






