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Dybala RomaGetty Images

Roma allergica ai big match: tre sconfitte su tre e zero goal segnati, così il sogno Scudetto diventa un miraggio

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Prima di Roma-Napoli, la Curva Sud giallorossa ha citato Jovanotti incoraggiando i propri giocatori: "La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare... crediamoci insieme". Ma alla fine è servito a poco, se non a nulla.

Sterile, la squadra di Gian Piero Gasperini (squalificato dopo il rosso di Cremona, in panchina c'era il vice Tullio Gritti) ha perso 1-0 in casa. Ha segnato David Neres, sempre più centrale e sempre più decisivo nel Napoli. Per i giallorossi si è trattato della quarta sconfitta in campionato, la terza all'Olimpico. Tutte con lo stesso punteggio, peraltro.

Il comune denominatore di questi ko? Il fatto che tre su quattro siano arrivati nei big match. Contro formazioni, insomma, che proprio come la Roma stazionano nella parte altissima della classifica e che cullano ambizioni di primato, o almeno di qualificazione Champions. Non il massimo per chi aveva già iniziato a parlare di Scudetto.

  • TRE SCONFITTE SU TRE

    Fino a questo momento la Roma ha giocato tre partite contro avversarie di rango massimo: ha iniziato contro l'Inter all'Olimpico a ottobre, ha proseguito contro il Milan all'inizio di novembre, quindi la sfida contro il Napoli.

    Zero sono state le vittorie raccolte. Zero pure i punti raccolti. Tre sconfitte su tre, il minimo dei minimi. L'Inter è passata all'Olimpico con un goal di Bonny imponendosi per 1-0, Milan e Napoli si sono imposte con lo stesso punteggio grazie a Pavlovic e Neres.

    La Roma, insomma, si sta dimostrando allergica ai big match. Soprattutto considerando il rendimento nelle altre partite: 9 vittorie su 10 e una sola sconfitta, alla terza giornata contro il Torino (all'Olimpico, di nuovo).

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  • FBL-ITA-SERIEA-MILAN-ROMAAFP

    ZERO GOAL SEGNATI

    Non solo i risultati: anche i goal segnati negli scontri diretti vanno a sfavore della Roma. La quale, semplicemente, fino a questo momento non è riuscita a estrarne dal cilindro neppure uno.

    Contro l'Inter è stato bravo Sommer, ma l'attacco non ha punto. Contro il Milan la fiera delle occasioni non ha prodotto alcunché, se non diversi errori nei pressi della porta di Maignan, oltre al calcio di rigore che nel finale il francese ha respinto a Dybala.

    La Roma ci ha provato anche contro il Napoli, ma senza troppi esiti. Soulé non ha inciso, per non parlare di Ferguson. Solo qualcosina in più ha fatto Pellegrini, non così tanto però da cambiare l'inerzia dell'incontro.

    Un dato, quello delle zero reti segnate, che si lega in maniera diretta ed evidente con i problemi offensivi che la Roma sta affrontando dall'inizio della stagione: tra infortuni, mancanza di un centravanti prolifico e la necessità di adattare un trequartista (Dybala, pure Baldanzi) a fare il falso 9.

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  • "I KO? SONO STATE PARTITE DIVERSE"

    Anche questo è stato chiesto dopo il 90' a Gian Piero Gasperini, che nonostante la squalifica si è presentato davanti alle telecamere di DAZN per analizzare non solo l'andamento della partita, ma anche quello degli scontri diretti fin qui pessimi per la Roma.

    "Sono state partite diverse. Sia con l’Inter che con il Milan abbiamo fatto buone prestazioni, c’è stato anche un rigore nel finale che purtroppo abbiamo sbagliato. Questa sera invece è stata una gara giocata un po’ più sottotono rispetto alle altre due. Il ritmo della partita, non solo nostro ma anche del Napoli, è stato più lento da parte di entrambe le squadre. È stata una partita meno bella, di sicuro. 

    Non avevamo l’energia nervosa giusta, ed è un peccato. Ci dispiace, ma è una gara all’interno di un campionato lungo, con tante squadre coinvolte. Ora avremo una settimana di tempo e poi inizierà un nuovo tour de force. Quando vinci devi guardare avanti, e dopo una partita come questa devi prendere insegnamenti e guardare alla prossima".

  • FBL-ITA-SERIE A-ROMA-INTERAFP

    IL CONFRONTO CON LE ALTRE

    A far meglio di tutti fino a questo momento è stato il Milan, che negli scontri diretti non ha mai tradito: ha battuto il Napoli, la Roma stessa, l'Inter, ha pareggiato in casa della Juventus. I bianconeri hanno battuto i nerazzurri, a loro volta in difficoltà - nei risultati, perlomeno - e battuti anche nella stracittadina. Ma vincenti all'Olimpico contro i giallorossi.

    Ciò significa che, delle formazioni di testa, proprio la Roma ha il peggior bilancio per quanto riguarda le sfide alla pari. Tutte le altre fin qui hanno ottenuto almeno un punto nelle notti che contavano di più: solo la squadra di Gasperini non lo ha fatto.

    Un indizio evidente del percorso di crescita che i capitolini ancora devono affrontare. Un percorso iniziato nella scorsa stagione con l'arrivo del "normalizzatore" Claudio Ranieri, e che ha compiuto un ulteriore step con quello di Gasperini. Ma ancora non basta per essere all'altezza delle altre formazioni che se la giocano ai massimi livelli.

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  • COSÌ LO SCUDETTO NON SI SOGNA

    La sconfitta contro il Napoli, pur inseribile nell'ordine delle cose considerando la forza dell'avversario, è deleteria in maniera doppia: non solo perché la Roma ancora una volta non ha ottenuto punti negli scontri diretti, ma anche perché la classifica è completamente cambiata rispetto alla vigilia.

    La Roma era prima da sola e ora si è ritrovata al quarto posto assieme all'Inter. Tutte le altre hanno vinto: il Milan, il Napoli appunto, gli stessi nerazzurri. E questa sera il Bologna potrebbe a sua volta fare un nuovo salto verso l'alto contro la Cremonese: in caso di vittoria salirebbe a quota 27, come Inter e Roma e a un punto di distanza dalle due battistrada.

    Il prossimo big match giallorosso sarà sabato 20 dicembre contro la Juventus, all'Allianz Stadium, ammesso che anche quello contro il Como del 15 non lo sia. La necessità della Roma è una sola: capire come scendere in campo e migliorare il rendimento. Perché così lo Scudetto, parola che già qualcuno aveva iniziato a sussurrare dopo Cremona e non solo, non si può sognare.